In una splendida vallata circondata da verdi pendii, al confine con la Francia, nella punta di estremo occidente del Piemonte, si erge un lago artificiale color smeraldo, alimentato da immense cascate. Siamo nel comune di Bardonecchia, all’interno della città metropolitana di Torino, dove in una valle selvaggia, incontaminata e poco conosciuta in questi giorni si stanno svolgendo le opere di svaso della diga di Rochemolles, situata a circa 2.000 metri di quota.
La diga, gestita da EnelGreen Power Italia, produce energia idroelettrica ed è soggetta alla supervisione e vigilanza della direzione generale per le dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Da qualche anno, grazie ad un accordo sottoscritto nel 2008 da Regione Piemonte, Asl To3 ed Enel, l’azienda Smat vi preleva l’acqua che poi potabilizza nell’impianto di Bardonecchia e distribuisce, attraverso l’acquedotto per la Valle di Susa, a 31 comuni.
A svaso completato, saranno effettuati i lavori, che proseguiranno fino alla fine della primavera, spiegano da Enel Green Power. L’intervento si rende necessario per effettuare una manutenzione straordinaria sugli organi dello scarico di fondo, situato nella zona più profonda dell’opera di sbarramento, e serve per lo svuotamento completo dell’invaso. Un’operazione che non viene effettuata da circa cinquant’anni – frequenza normale con cui si programmano interventi di tale entità su questo tipo di opere.
Gli interventi, concordati con il Ministero, fanno parte di una serie di attività iniziate nel 2022 e che proseguiranno fino a tutto il 2024 volte a garantire la sicurezza e l’efficienza della diga. Anche dopo il reinvaso, proseguiranno altre opere di manutenzione, che riguarderanno anche gli altri organi di scarico e di derivazione.
La scelta del periodo, effettivamente complicato per l’allestimento di un cantiere e l’esecuzione di attività a quelle quote, è obbligata, dovuta all‘esigenza di avere condizioni di minimo afflusso di acqua nelle aree di lavoro. Tutte condizioni che possono essere garantite solo d’inverno.
Il lago resterà vuoto fino alla conclusione degli interventi sugli scarichi di fondo, per poi procedere al reinvaso, che dovrebbe avvenire in tempi rapidi con l’arrivo della stagione primaverile e lo scioglimento delle nevi.
Andrea Poggi, Responsabile dell’Area Nord Ovest di Enel Green Power Italia, ha dichiarato che “si tratta di un intervento di eccezionale importanza, poiché garantirà per i prossimi decenni la sicurezza e l’esercizio della diga, degli impianti e l’uso plurimo delle acque”.