È stata celebrata venerdì 24 maggio, alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, la posa del primo cassone della nuova Diga Foranea nel porto di Genova. Presenti alla cerimonia anche il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi, il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Piacenza, il presidente facente funzione della Regione Liguria Alessandro Piana, il sindaco di Genova e commissario straordinario per la diga Marco Bucci, e Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild.
Il progetto della nuova diga, che sarà realizzata a circa 450 metri più a largo di quella attuale, servirà a proteggere il porto dal moto ondoso e accrescere il transito in sicurezza delle grandi navi portacontainer e delle navi da crociera.
Il primo cassone è stato realizzato nei cantieri galleggianti allestiti nel porto di Vado Ligure e misura 21,7 metri in altezza, 40 metri in lunghezza e 25 metri in larghezza, con un peso di 10.000 tonnellate. Si tratta di uno dei più piccoli, degli oltre 90 cassoni che dovranno essere realizzati in totale; alcuni di essi misureranno 67 metri in lunghezza, 35 in larghezza e 33 in altezza.
Alla cerimonia, svoltasi presso il Palazzo San Giorgio nella “Sala del Capitano”, si è potuto assistere – con un collegamento in streaming dal cantiere in mare – alla fase tecnica di posizionamento e preparazione alla posa del cassone.
Il processo di realizzazione di un cassone è complesso e può richiedere oltre 20 giorni di lavoro, coinvolgendo circa 50 persone. Su una piattaforma galleggiante viene allestita una struttura metallica provvisoria (cassero) che riproduce la forma della struttura interna del cassone da realizzare, per procedere con un primo getto di calcestruzzo. Quando il calcestruzzo è maturato, la cassaforma si solleva di qualche metro per ricevere altri getti. Il procedimento si ripete fino a raggiungere l’altezza necessaria. Una volta realizzato, il cassone viene trasportato nel punto di posa prefissato mediante rimorchiatori, per poi essere affondato tramite riempimento con acqua e con materiale lapideo. Il cassone è poi completato sul posto con la realizzazione di una sovrastruttura e di un muro di protezione.
Il primo cassone sarà affondato a circa 25 metri di profondità, mentre i prossimi, arriveranno a toccare i 50 metri.
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