JCB ha annunciato che undici autorità di certificazione in tutta Europa hanno approvato la vendita del suo motore a combustione a idrogeno (HCE) destinato all’uso nelle macchine edili e commerciali. Si tratta di un passo significativo verso l’adozione della tecnologia a idrogeno nel settore delle costruzioni, con ulteriori certificazioni attese per il 2025.
La Netherlands Vehicle Authority RDW è stata la prima a concedere l’autorizzazione ufficiale, seguita da altri enti regolatori in Regno Unito, Irlanda del Nord, Germania, Francia, Spagna, Belgio, Polonia, Finlandia, Svizzera e Liechtenstein.
“Questo è un momento molto significativo per JCB. Iniziare il nuovo anno con la certificazione in così tanti paesi europei fa ben sperare per il futuro della tecnologia di combustione a idrogeno,” ha dichiarato Lord Anthony Bamford, presidente di JCB, durante il ricevimento della licenza RDW nei Paesi Bassi.
Tre anni di sviluppo e oltre 122 milioni di dollari investiti
Il motore a combustione a idrogeno di JCB è il risultato di un ambizioso progetto di ricerca e sviluppo, avviato tre anni fa, che ha coinvolto un team di 150 ingegneri e un investimento complessivo di circa 122 milioni di dollari. Il prototipo del motore è stato presentato per la prima volta nel gennaio 2023, seguito dal debutto internazionale al CONEXPO di Las Vegas nel marzo dello stesso anno.
Ad oggi, JCB ha prodotto oltre 130 unità di valutazione del motore HCE, utilizzate per alimentare terne, sollevatori telescopici Loadall, gruppi elettrogeni e una stazione mobile di rifornimento a idrogeno. Nonostante l’entusiasmo e il progresso tecnologico, un portavoce dell’azienda ha dichiarato che non esiste ancora una data precisa per la disponibilità commerciale delle macchine equipaggiate con questa tecnologia.
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Verso una tecnologia a emissioni zero
La certificazione europea rappresenta un’importante pietra miliare per JCB e per il settore delle costruzioni, che sta cercando soluzioni più sostenibili per ridurre le emissioni di carbonio. L’approvazione formale apre infatti le porte alla diffusione della tecnologia a idrogeno in Europa, segnando un passo avanti verso una maggiore sostenibilità nel comparto delle macchine per costruzioni.