Era attesa con impazienza e ieri è finalmente arrivata, la seconda lista di grandi opere commissariate straordinari dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile. L’elenco comprende altre 44 infrastrutture, per un valore di 13,2 miliardi di euro, che seguono le 57 della prima tranche (per 83 miliardi di euro di investimento), sbloccate con il decreto firmato lo scorso aprile. In tutto, se il Parlamento ratificherà la decisione, saranno 101 le opere commissariate, per un valore complessivo di 95,9 miliardi di euro.
In questa seconda lista sono previsti 18 interventi sulla rete stradale, 15 infrastrutture ferroviarie, due opere di trasporto rapido di massa per migliorare la mobilità urbana a Roma e Catania e nove interventi per presidi di pubblica sicurezza. Fra opere stradali più importanti, trovano spazio preminente la SS28 (Tangenziale di Mondovì), la SS64 (Porrettana), la SS80 del Gran Sasso, la SS372 Telesina, la SS268 del Vesuvio e l’Aurelia bis in Liguria. Fra le linee ferroviarie, vanno citate senz’altro la Gallarate-Rho, i collegamenti con gli aeroporti di Venezia e di Orio al Serio (da Bergamo), e le “romane” Lunghezza-Guidonia, Ciampino-Capannelle e Cesano-Bracciano.
Al Nord quindi saranno destinati – per questa tranche di opere commissariate – 7,1 miliardi di euro per 15 infrastrutture; 2,4 miliardi di euro andranno al Centro (16 opere) e 3,7 miliardi saranno destinati al Sud (13 opere). Nello sblocco delle infrastrutture di questa seconda tranche, secondo una nota del Mims, “sono state considerate prioritarie le opere inserite in documenti di pianificazione strategica, in avanzato stato di progettazione, con un quadro finanziario definito e la cui realizzazione determina significativi impatti positivi dal punto di vista socioeconomico”.