Niederstätter presenterà il 30 maggio alla Biennale di Venezia il progetto artcontainer denominato “I WISH YOU…” ad opera dell’artista Wil-ma Kammerer, realizzata su commissione dell’azienda altoatesina. L’installazione sarà esposta per tutta la durata della mostra internazionale dedicata all’architettura nello spazio Thetis, all’Arsenale nord, fino al 23 novembre 2025.
“Siamo orgogliosi e anche molto emozionati di essere presenti in una cornice prestigiosa e di respiro internazionale come la Biennale Architettura di Venezia con quello che per noi è un progetto simbolo, che testimonia un lungo impegno nel campo dell’arte e della cultura” dice Daniela Niederstätter, membro del Consiglio di amministrazione.
L’iniziativa artcontainer, avviata nei primi anni duemila, nasce dalla collaborazione diretta tra Niederstätter e artiste e artisti visivi per realizzare interventi artistici destinati a edifici modulari, pensati sia per l’uso pubblico che privato. Nel tempo, il progetto artcontainer ha portato a trasformare le classiche strutture modulari industriali in suggestive installazioni e spazi esperienziali mobili. “Nella collaborazione diretta con gli artisti e le artiste abbiamo sempre visto un grande potenziale di innovazione e rinnovamento – ha continuato Daniela Niederstätter – siamo convinti che l’arte rappresenti infatti un valore aggiunto, capace di arricchire non solo noi come azienda, ma anche la società nel suo insieme”.

Arte del contrasto
L’opera dell’artista Wil-ma Kammerer presentata a Venezia si inserisce perfettamente in questa visione. L’impressionante installazione, realizzata in occasione dei 50 anni dell’azienda, è composta da container neri impilati su cui si stagliano motivi di nuvole bianche e punti, simboli del passaggio dall’indeterminato al concreto. “Le nuvole si presentano come simbolo della libertà dell’immaginazione umana, ma anche delle sue potenziali sfumature oscure e distruttive – spiega la curatrice del progetto Sabine Gampe – Queste immagini invitano a creare, all’interno di strutture rigide, uno spazio per il cambiamento e la creatività. Il contrasto tra nuvola e punto rende visibile il processo di trasformazione: dall’immaginario alla manifestazione reale. Gli stessi container fungono da metafore architettoniche della globalizzazione e della standardizzazione. Non trasportano solo merci, ma servono anche da rifugi temporanei che simboleggiano il potenziale di un’azione etica, politica ed ecologica”.
All’evento di presentazione interverranno, oltre all’artista, la curatrice Sabine Gamper e le imprenditrici Hilde e Daniela Niederstätter. Modera l’intervento l’architetto Adriano Oggiano. L’immaginario poetico evocato dall’artcontainer di Kammerer è inoltre il filo rosso dell’intera comunicazione visiva legata alla mostra “Alps. Architecture. South Tyrol” organizzata da Kunst Meran Merano Arte e allestita a Palazzo Cavanis a Venezia Fondamenta Zattere Ai Gesuati, 920 (fino al 23 novembre 2025).
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Nuovo sito Niederstätter dedicato agli artcontainer
La presentazione a Venezia offre a Niederstätter l’occasione di lanciare un nuovo sito web trilingue (in italiano, tedesco e inglese) interamente dedicato agli artcontainer. Primo fra tutti, l’intervento realizzato dall’artista Manfred Alois Mayr direttamente nella sede dell’azienda a Steg in Alto Adige: un Golden Container che funge da spazio per gli uffici ed è stato progettato dall’artista sia all’interno che all’esterno, aprendo spazi in cui nascono idee completamente nuove. Integrare l’arte e la cultura nella quotidianità e nel funzionamento dell’azienda è sempre stata parte della visione di Niederstätter.
Il sito illustra inoltre gli oltre trenta concetti artistici per i container realizzati negli anni per diverse finalità, da spazi esperienziali e di abitazione a uffici, scuole e asili, da strutture per spogliatoi sportivi alle press e vip lounge fino ai servizi igienici mobili. Sono tantissimi infatti i luoghi e le occasioni in cui gli artcontainer hanno segnato con la loro presenza lo spazio pubblico, per eventi culturali, festival e incontri su tutto il territorio nazionale, dal Museo MUSE di Trento alle città di Verona e Palermo. Tra gli artisti a cui sono stati commissionati gli interventi figurano personalità quali Christoph Hinterhuber, il gruppo Fabrik Azzurro (Torsten Schilling, Kerstin Kahl e Christina Khuen), così come Esther Stocker, Claudia Barcheri, Elisabeth Hölzl, Werner Gasser e tanti altri. Per sviluppare il progetto, avviato da oltre dieci anni, Niederstätter si avvale di una curatrice esperta quale Sabine Gamper.
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