Nell’ambito della più ampia strategia messa in atto da Regione Emilia-Romagna per la transizione ecologica e l’ammodernamento del trasporto pubblico locale, si colloca il completamento dell’elettrificazione della linea ferroviaria Parma-Suzzara, accompagnato da una serie di interventi infrastrutturali chiave. Parliamo della riqualificazione del ponte sul Crostolo e dell’adeguamento dei marciapiedi in dodici stazioni tra Parmense e Reggiano. Due azioni simboliche e operative allo stesso tempo, centrali nel processo di integrazione funzionale e accessibilità del sistema ferroviario regionale.
Tra Guastalla e Gualtieri, il ponte sul Crostolo ha rappresentato uno degli snodi più critici per consentire la prosecuzione dell’elettrificazione della linea fino a Poggio Rusco. I lavori, conclusi in appena due mesi, hanno previsto l’innalzamento della luce libera verticale a 5,90 metri, la riduzione dei controventi in acciaio e un rafforzamento complessivo della stabilità strutturale. Un intervento mirato, essenziale per garantire la compatibilità con le nuove geometrie dei treni elettrici e l’efficienza della circolazione lungo il corridoio.
Sul fronte dell’accessibilità e del servizio al passeggero, l’ente FER (Ferrovie Emilia-Romagna) ha avviato l’adeguamento dei marciapiedi in dodici località, tra cui Chiozzola, Sorbolo, Brescello, Gualtieri e Luzzara, per un importo complessivo di circa 500.000 euro. L’intervento punta a rendere le fermate compatibili con i convogli Pop ed ETR 350, aumentando sicurezza, comfort e fruibilità per tutte le tipologie di utenza. A queste azioni si aggiunge il progetto pilota “Stazioni Sicure”, avviato da FER a partire da Brescello, che prevede l’installazione di videosorveglianza, impianti LED, connessione Wi-Fi, climatizzazione, sale d’attesa rinnovate e pulsanti di emergenza collegati in tempo reale con la control room e le forze dell’ordine.
Completati gli interventi civili, l’intera linea Parma-Suzzara è ora elettrificata: 39 km di tratta (88 km fino a Poggio Rusco), realizzati con un investimento di 58 milioni di euro finanziati dal Piano nazionale complementare al PNRR. Sono attualmente in corso i collaudi e la certificazione propedeutica all’autorizzazione ANSFISA, che consentirà di attivare il servizio commerciale a emissioni zero entro gennaio 2026.
Il potenziamento della Parma-Suzzara si inserisce nel processo di elettrificazione dell’intera rete FER, che raggiungerà entro fine 2026 oltre 300 km di binari elettrificati. La tratta serve otto stazioni e cinque fermate, con un bacino annuale superiore a 390.000 passeggeri. L’introduzione dei treni elettrici comporterà maggiore regolarità e puntualità, minori vibrazioni e significativa riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico.
I benefici si estendono anche alla logistica regionale. Grazie al miglioramento dei collegamenti con l’Alta Velocità di Reggio Emilia e con i principali poli industriali e portuali dell’Emilia-Romagna, si rafforza infatti l’integrazione fra mobilità locale e corridoi logistici europei. Il progetto rappresenta un’opportunità concreta anche per le imprese del manifatturiero e della logistica.
Nel corso dell’incontro istituzionale tenutosi il 10 luglio nella sede della Provincia di Parma, sono intervenuti l’assessora regionale a Trasporti e Infrastrutture, Irene Priolo, e l’amministratore unico di FER, Gianluca Benamati. Presente all’incontro anche l’amministratore unico di FER, Gianluca Benamati. Con 364 km di rete gestita, FER è oggi il secondo gestore infrastrutturale italiano per estensione. L’evoluzione della Parma-Suzzara ne è una delle espressioni più significative, sia per il suo valore ingegneristico, sia per l’impatto sistemico sull’interconnessione territoriale.