Pilosio, azienda friulana nota per la sua tradizione produttiva nella costruzione di casseforme, ponteggi ed altre strutture sospese speciali per l’edilizia, ha fatto notizia nelle ultime ore per avere assunto cinque lavoratrici di età compresa tra i 21 e i 53 anni, che avevano fatto domanda per un annuncio, pubblicato dall’azienda, alla ricerca di nuovi saldatori. La storia di queste cinque donne, che hanno trovato l’opportunità lavorativa molto interessante dal punto di vista dell’orario e delle condizioni economiche, è il pretesto per tornare a parlare su Concrete News di questa storica azienda che rappresenta un fiore all’occhiello del made in Italy nel settore delle costruzioni.
Un po’ di contesto
L’impresa di Tavagnacco è stata rilevata nel 2021 dalla trevigiana Euroedile Ponteggi ed ha vissuto un importante riassetto societario e una ricapitalizzazione cospicua. In questi ultimi tre anni la “nuova” Pilosio ha registrato un notevole aumento di fatturato ed è stata in grado di mettere a segno numerosi successi, tra cui un deciso rafforzamento della sua espansione internazionale, sfociata nel consolidamento del suo successo globale nel settore delle costruzioni. Questo traguardo è stato evidenziato da recenti articoli pubblicati su diversi quotidiani di cronaca locale e nazionale, che hanno messo in luce l’apertura, avvenuta lo scorso anno, della Pilosio Building Materials a Dubai, nuova filiale del gruppo nell’emirato diretta dal ceo Francesco De Martino, che è tra le imprese costruttrici coinvolte nel prestigioso cantiere del Museo Guggenheim di Abu Dhabi.
Un passaggio strategico, che consente all’azienda di rafforzare la propria posizione nel mercato del Medio Oriente. Questa nuova sede rappresenta non solo un’opportunità per espandere il business, ma anche un ponte tra le soluzioni innovative e le crescenti esigenze di costruzione in questa regione. Il coinvolgimento dell’azienda italiana – guidata dall’amministratore unico e fondatore di Euroedile – Nereo Parisotto all’interno di questo cantiere illustre passa attraverso la progettazione di una soluzione particolarmente innovativa per l’installazione delle vetrate del soffitto dell’edificio che verrà inaugurato nel 2026.
La particolarità dell’esecuzione è rappresentata dalla forma del soffitto dell’avveniristica struttura progettata da Frank Gehry che, una volta ultimata, avrà una superficie totale di circa 30mila metri quadri. L’atrio, che vede coinvolta la soluzione di Pilosio, è composto da travi in acciaio inclinate. Una normale struttura provvisionale “complanare” non avrebbe qui consentito di raggiungere tutti i punti delle travi. Pilosio ha così ideato un particolare sistema, il Flydeck, che permette di creare una struttura sospesa che si adatta perfettamente alla morfologia del tetto. Questa soluzione consente agli operai e tecnici di installare con estrema sicurezza le vetrate dell’atrio e di rispettare perfettamente i requisiti del cantiere.