Non solo prodotto, ma un processo integrato, connesso a tutti i livelli del ciclo produttivo di impresa e distribuito lungo tutta la catena del valore. L’obiettivo di Heidelberg Materials, in tutti i mercati, ed ora anche in Italia, è chiaro: contribuire su scala nazionale a creare una filiera decarbonizzata nella produzione di cementi e calcestruzzi che convinca tutti gli stakeholder e le imprese di costruzione ad adottare materiali che siano performanti e al tempo stesso più sostenibili. Un binomio che non è solo teoria, ma che ora, grazie allo studio portato avanti nei decenni dal colosso Heidelberg, rappresenta una realtà che va sotto il nome di evoBuild.
Il palcoscenico scelto per la presentazione in Italia della Roadmap di Heidelberg Materials verso la decarbonizzazione della filiera italiana delle costruzioni è quello di Ecomondo, di scena a Rimini Fiera in questi giorni (iniziata il 5 e in chiusura domani, venerdì 8 novembre). L’impegno di un leader va oltre l’affermazione del proprio marchio e dei proprio prodotti nei mercati internazionali. Lo ha ben chiaro Dante Parisi, eco-brand manager della divisione commerciale Cementi di Heidelberg Materials Italia, che abbiamo intervistato in esclusiva ieri, martedì 6 novembre, presso lo stand nell’area espositiva del padiglione C, denominato Distretto Circular and Healthy City. Nell’intervista a Parisi la redazione di Concrete News ha affrontato poliedricamente il tema della decarbonizzazione, e riporteremo sul prossimo numero della rivista l’approfondimento che ne è scaturito.
Un nuovo brand per tutta la gamma prodotti
Così ecco la nuova gamma di cementi e calcestruzzi denominata evoBuild, composta da prodotti disponibili in tutte le linee aziendali che saranno a basse emissioni di CO2 oppure contenenti materiali da riciclo (ma anche con entrambe queste due caratteristiche allo stesso tempo).
“Al centro delle nostre azioni c’è la forte attenzione per l’ambiente. In qualità di pionieri sulla strada verso la neutralità carbonica e l’economia circolare nell’industria dei materiali da costruzione, la società sta lavorando su materiali da costruzione sostenibili e soluzioni per le città del futuro – ha dichiarato Stefano Gallini, Amministratore Delegato di Heidelberg Materials Italia – evoBuild rappresenta la risposta concreta a disposizione del mercato, dei nostri clienti e dei progettisti. Un passo importante verso il conseguimento di uno dei nostri obiettivi fondamentali nel percorso verso il ‘Net zero’. Puntiamo, infatti, a generare il 50% dei nostri ricavi con prodotti sostenibili già entro il 2030“.
Un obiettivo audace, che come anticipavamo, non è un traguardo che si raggiunge dall’oggi al domani, ma è frutto di una serie di strategie e cambiamenti che necessitano di tempo, ricerca e, soprattutto, di fiducia nei propri mezzi. Per arrivare a dove Heidelberg è giunta oggi sono stati messi a punto, all’interno degli impianti produttivi, una serie di percorsi virtuosi dal punto di vista della sostenibilità lungo tutti i passaggi del ciclo di produzione del cemento e del calcestruzzo. Un esempio, in questo senso, è rappresentato dalla certificazione CSC (Concrete Sustainability Council) che Heidelberg Materials ottiene dal 2019 per i propri impianti produttivi di cementi e calcestruzzi.
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Per dare qualche ulteriore esempio, è stato ridotto l’uso di combustibili fossili derivati dal petrolio impiegati nella cottura del cemento. Al loro posto vengono utilizzati dei combustibili alternativi non più riciclabili e biomasse in regime di assoluta sicurezza. Nella produzione del calcestruzzo, invece, viene ridotto l’uso di materie prime naturali come la sabbia e la ghiaia, introducendo nella ricetta del prodotto materiali di scarto come le scorie di altoforno e i inerti da demolizione. In sostanza aggregati riciclati che offrono una valida alternativa agli aggregati naturali, contribuendo a conservare le risorse naturali, riducendo la quantità di rifiuti destinati alle discariche e promuovendo un’economia circolare. Alcuni rifiuti da costruzione e demolizione che hanno cessato di essere tali (i cosiddetti End Of Waste) rappresentano infatti delle ottime materie prime alternative. Heidelberg Materials utilizza queste risorse in sostituzione delle materie prime di origine naturale (come il calcare o la marna) nella produzione della farina cruda per il cemento.
La gamma evoBuild di Heidelberg Materials, che in Italia ha raccolto l’eredità dei marchi Italcementi e Calcestruzzi, sarà disponibile a partire dal 2025 in tutta Italia e per tutte le linee di procotto. La Roadmap di Heidelberg Materials prevede, da qui al 2030, il progressivo aumento della quota di prodotti evoBuild, garantendo la qualità, l’affidabilità e la durabilità di sempre.
I prodotti della gamma evoBuild – per i quali sono previste tutte le certificazioni per i cementi comuni, oltre alla Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) – apportano una riduzione della CO2 pari ad almeno il 30% rispetto al valore di riferimento. I prodotti circolari contengono almeno il 30% di inerti riciclati, oppure riducono la quantità di materiali naturali di almeno il 30% (risultati che si possono ottenere con calcestruzzi ad altissime prestazioni o costruzioni realizzate con la stampa 3D).
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