Nel contesto del 60° anniversario della tragica catastrofe del Vajont, un evento significativo ha attirato l’attenzione degli esperti del settore delle grandi opere. Organizzato tra il 29 e il 30 settembre dalla Fondazione Centro Studi del CNG, dal Consiglio Nazionale dei Geologi, dagli Ordini Regionali dei Geologi del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con i Comuni di Longarone, Erto e Casso e con la Fondazione Vajont, il dibattito è stato intitolato “Vajont, 60 dopo il disastro”.
Il nome “Vajont” continua a richiamare l’attenzione dei geologi di tutto il mondo sessant’anni dopo la tragedia, fungendo da costante richiamo alla responsabilità e all’impegno. L’evento ha visto la partecipazione dei presidenti degli ordini dei geologi delle diverse regioni italiane.
L’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, ha sottolineato l’importanza di una pianificazione strategica nel contesto delle grandi opere, evidenziando la necessità di superare gli interventi sporadici o di emergenza. L’evento, che si è svolto a Longarone, ha affrontato tematiche cruciali legate alla sostenibilità tecnica, ambientale, economica e sociale delle grandi opere. Amirante ha anche annunciato un intervento di “manutenzione” della normativa del Friuli Venezia Giulia per migliorare chiarezza, efficienza e uniformità dei processi tecnici e amministrativi legati alla progettazione e alla realizzazione delle opere pubbliche.
All’apertura dell’evento, hanno partecipato il vicepremier Matteo Salvini, da remoto, e il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, che ha contribuito al dibattito attraverso messaggi registrati.
Amirante ha evidenziato come la pianificazione strategica debba essere flessibile e in grado di anticipare e affrontare i cambiamenti sociali ed economici nei territori. La tragedia del Vajont ha insegnato l’importanza di valutare attentamente gli effetti, non solo ambientali ma anche sanitari, idrogeologici, paesaggistici e architettonici, delle grandi opere sui territori e sulle comunità coinvolte. La nuova cultura amministrativa e la gestione sostenibile del territorio sono fondamentali per evitare futuri disastri come quello del Vajont.
Sono previsti numerosi eventi, manifestazioni e commemorazioni fino al 15 di ottobre. Tra i vari appuntamenti, segnaliamo il 9 ottobre, data della tragica ricorrenza, in cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha annunciato la propria presenza alla commemorazione che si terrà alle 11 presso il cimitero monumentale delle Vittime del Vajont di Fortogna e Area Diga del Vajont.