Un nuovo capitolo della riqualificazione che riguarda gli originari spazi produttivi del Nord Italia si sta scrivendo nel cuore di Varese, con l’attesa demolizione degli edifici dell’ex Aermacchi, tra via Sanvito Silvestro e via Crispi. È l’inaugurazione di un processo che punta alla riconversione dell’intera zona industriale, in linea con le attuali esigenze urbane.
Le operazioni preliminari alla demolizione sono già in corso, con un’attenzione particolare rivolta alla fabbrica che sorge nell’area di via Sanvito. Qui, è possibile osservare i progressi nei lavori preparatori, con la rimozione di infissi e vetrate dall’edificio a sinistra dell’ingresso principale. L’incarico di guidare questa trasformazione è affidato all’impresa Tavernelli di Arcisate, con una solida storia professionale che affonda le radici nel 1972 e una notevole esperienza nelle opere di scavo. L’approvazione definitiva del piano è arrivata inizialmente dopo aver ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza, che ha indicato il recupero e la valorizzazione degli edifici sotto tutela, preservandone così l’eredità storica.
Con il via libera dell’amministrazione a inizio agosto, il cammino è finalmente sgombro da ostacoli. Quello che un tempo era segnato da abbandono e decadimento diventerà un ricordo: oltre 40.000 metri quadrati verranno restituiti alla comunità. Un nuovo parco urbano, percorsi pedonali e ciclabili, un moderno centro sportivo completo di piscina olimpionica da 50 metri e palestra. L’area ospiterà anche campi da gioco all’aperto e un centro commerciale.