Solo poco più della metà (55,7 miliardi) dei fondi Pnrr per investimenti in opere edilizie è stato “territorializzato”. Con risorse territorializzate si intende quelle risorse che hanno già completato la catena della programmazione dei fondi con la ripartizione sul territorio a Regioni, province e comuni.
Questo è quanto emerso dallo studio dell’Ance, l’associazione dei costruttori edili, che ha fornito, in data 1 ottobre, un aggiornamento del rapporto del luglio scorso, sui progetti del Pnrr destinati al settore delle costruzioni (settore centrale per la realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Gli elenchi dei progetti regionali finanziati dal Pnrr sono stati aggiornati con gli ultimi provvedimenti attuativi o in via di attuazione al 30 settembre, e completati con una stima del valore totale degli investimenti assegnati.
Dai primi decreti di ripartizione e dall’analisi dei documenti ufficiali emerge quindi che poco più della metà (51%) dei 108 miliardi di euro destinati alle infrastrutture risulta territorializzato, ovvero 55,7 miliardi di euro di cui è possibile individuare i territori nei quali le risorse europee produrranno effetti in termini di investimenti realizzati.
Con una quota del 43% (pari a 24,2 miliardi), il Sud Italia è la macro area che al momento riceve la quantità maggiore di risorse distribuite a regioni e comuni, seguita dal Nord, con una quota del 42% (23,3 miliardi), mentre il Centro Italia ha ricevuto solo il 15% degli importi assegnati (8,2 miliardi).
Nella graduatoria regionale, in testa alla classifica troviamo Campania (7,364 miliardi), Lombardia al secondo posto (6,044), Veneto al terzo (5,131) e a seguire, Sicilia (5,126), Piemonte (3,941), Puglia (3,858) e Lazio (3,85). La Toscana è solo dodicesima, con 1,978 milioni assegnati.
Resta ora da capire come verranno distribuiti i 52,5 miliardi (pari al 49% di fondi) che non sono ancora stati assegnati.