Passeranno dalla scrivania del neo-Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini i quasi 32 miliardi di Euro del Recovery Fund destinati alle infrastrutture del nostro Paese. Il nuovo inquilino di piazzale di Porta Pia avrà l’arduo compito di segnare una svolta per l’intera Italia oltre che per il comparto delle costruzioni. L’urgenza, sottolineata a più riprese anche nel recente passato, è quella di aprire i cantieri. Un’imperativo divenuto oramai urgente ed imprescindibile. La pubblicazione dei bandi non basta più. Ora più che mai l’esigenza è quella di mettersi in moto concretamente. E allora buon lavoro Ministro Giovannini: il “da farsi” di certo non le manca.
Per quanto concerne l’elenco delle opere sulle quali dovrebbero concentrarsi le risorse del Recovery Fund, i dubbi sembrano oramai dissipati. Di seguito riportiamo la lista e le risorse allocate:
- Terzo valico ferroviario linea Genova-Milano, circa 5,5 miliardi di euro
- Linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina, circa 4,5 miliardi di euro
- Linea ferroviaria di valico Verona-Brennero, circa 3,3 miliardi di euro
- Linea ferroviaria Napoli-Bari, circa 2,6 miliardi di euro
- Linea TAV Torino-Lione, circa 1 miliardo di euro
- Linea ferroviaria Brescia-Verona-Padova, circa 1 miliardo di euro
- Potenziamento linea Venezia-Trieste, circa 646 milioni di euro
- Potenziamento linee alta velocità già esistenti, circa 3 miliardi di euro (interventi volti all’aumento delle capacità delle linee)
- Valorizzazione rete stradale ANAS, circa 500 milioni di euro
- Potenziamento tecnologico e digitalizzazione delle strade, circa 600 milioni di euro