E’ stata inventata e brevettata in Salento ed è destinata a rappresentare una novità dirompente sul mercato, dove è già sbarcata. Si tratta di una speciale vernice polimerizzante all’UV della luce solare, applicabile direttamente sulle superfici di calcestruzzo e cemento armato oltre che su pietra e altri supporti porosi. La vernice utilizza il metodo della fotopolimerizzazione cationica (non è inibita dalla presenza dell’ossigeno dell’aria) e, inoltre, una volta attivato il processo procede anche dopo che sia stata interrotta la radiazione luminosa (dark reaction).
L’innovativo prodotto UV, frutto della ricerca di Carola Esposito Corcione, ingegnere
ricercatrice dell’Università del Salento, sono stati industrializzati con il marchio
Hybrid per la protezione a faccia vista di murature di calcestruzzo, cemento armato,
pietre naturali e artificiali e – caso particolare da ricordare per la sua bellezza, da cui ha
originato la ricerca di Carola Esposito Corcione – “pietra leccese”. Hybrid è un idrorepellente ibrido organico-inorganico nanostrutturato, fotopolimerizzabile con la luce del sole dopo applicazione in esterno, sviluppato su brevetto europeo dall’Università del Salento. Il prodotto è costituito da domini organici, a base di silani e silossani, interconnessi
con una struttura nanometrica inorganica; assicura in poche ore un effetto altamente idrorepellente, traspirante e trasparente, completamente esente da solventi.
Ha inoltre una notevole caratterizzazione: possiede una durezza superficiale straordinaria (9 ore con la prova delle matite, dopo attivazione in situ a temperatura ambiente mediante irraggiamento solare), non altera la normale cromia del calcestruzzo, della pietra, del cemento armato e altro supporto su cui viene applicato, ha bassa viscosità e adeguata profondità di penetrazione nonché una elevata efficacia protettiva, per il fatto di essere un sistema ibrido organico-inorganico (detto “ceramero”, perché unisce le fasi “ceramiche” – proprietà meccaniche, durezza superficiale, resistenza termica – a quelle “polimeriche” – leggerezza, processabilità e flessibilità), per dare fasi interconnesse a livello nanometrico ed effetto di rinforzo alle proprietà del polimero.
- articolo realizzato da La Rivista del Colore per ANVER – Associazione Verniciatura Industriale