Con il passare del tempo stanno gradualmente emergendo i risultati delle analisi effettuate dai tecnici incaricati di stabilire le possibili cause del crollo del ponte Morandi di Genova. Dalla risposta al primo quesito del primo incidente probatorio emerge come lo stato di degrado del calcestruzzo sarebbe stato piuttosto marcato. Tuttavia si tratta di un’indagine di tipo visivo condotta con sopralluoghi, elementi fotografici e droni, euesto aspetto va tenuto in considerazione.
Al momento resta tuttavia da capire se davvero tali segnali potessero fare ipotizzare un crollo della struttura. L’elenco delle criticità redatto dai periti comprende tra le altre problematiche i distacchi di calcestruzzo in corrispondenza degli ancoraggi delle vie di corsa del carroponte usato per i lavori di manutenzione. Nelle prossime settimane si potrà capire il reale peso di questi elementi di indagine.
Nel frattempo proseguono i lavori. Accertato l’uso dell’esplosivo per la demolizione del moncone est, resta da capire quando saranno calendarizzate le detonazioni. Una delle ipotesi è quella del 26 giugno prossimo.