Per Napoli, ma forse per l’Italia intera, si tratta di un passaggio tanto atteso quanto significativo. Tra poco più di tre mesi la vela A di Scampia, periferia nord di Napoli, non esisterà più. L’abbattimento sarà seguito a ruota da quello di altre vele, con il quartiere destinato a mutare profondamente la propria fisionomia.
Le ruspe hanno già fatto il loro ingresso nell’area e gli interventi veri e propri sono prossimi ad iniziare. La prima fase riguarderà la bonifica dei rifiuti speciali, che verranno portati in discarica. Si passerà poi alla “demolizione controllata” ossia l’abbattimento progressivo, dall’alto verso il basso, realizzato mediante l’utilizzo di mezzi meccanici. La società SERVIZI INTEGRATI insieme a 3TI PROGETTI ITALIA ha svolto la progettazione esecutiva dell’intervento. La Direzione dei lavori è affidata all’Ingegner Nicola Salzano de Luna, direttore tecnico della società SERVIZI INTEGRATI.
Il progetto complessivo prevede l’abbattimento anche della Vela C (Gialla) e della Vela D (Rossa), mentre la Vela B (Celeste), grazie a un profondo restyling, sarà trasformata dapprima in alloggi residenziali e successivamente rifunzionalizzata come sede della Città metropolitana.
Il progetto di SERVIZI INTEGRATI e 3TI PROGETTI rappresenta il primo tassello di un programma più ampio – denominato Restart Scampia – che ha come obiettivo la riqualificazione dell’intero territorio periferico di Scampia e prevede la realizzazione del polo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II, insediamenti per la produzione di beni e servizi, strutture commerciali, culturali, per il tempo libero e lo spettacolo, e nuova edilizia residenziale sociale, dove trasferire gli abitanti degli edifici già demoliti e da demolire.