Approvazione del Cipess – il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile – al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina.
Dopo decenni di false partenze, ora quello che è destinato a conquistare il record del ponte a campata unica più grande al mondo si sta avvicinando alla realtà realizzativa, con l’obiettivo dei primi cantieri già in autunno e il taglio del nastro previsto tra poco più di sette anni.
“Si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la nazione – ha dichiarato il premier Giorgia Meloni – “Un investimento sul presente e sul futuro di un’Italia più connessa e coesa”. Medesima la soddisfazione del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Matteo Salvini che ha sottolineato come non si fosse “mai arrivati all’approvazione del progetto definitivo con l’intera copertura economica e la condivisione dei territori”. Quelle risorse garantite dalla manovra del 2024 per 13,5 miliardi. Quello del Cipess, comunque, non è l’ultimo passo dell’iter autorizzatorio. Manca ancora la pubblicazione della delibera in Gazzetta e la registrazione della Corte dei Conti; solo a quel punto il ponte entrerà nella fase realizzativa e Bruxelles sta esaminando attualmente la documentazione ricevuta dall’Italia l’11 giugno sul progetto complessivo, nel quadro della direttiva habitat, che tutela la biodiversità nei siti d’interesse Ue.
L’opera è ingegneristicamente ambiziosa: 3,3 chilometri a campata unica, due piloni da 400 metri sulle due sponde, tre corsie stradali per senso di marcia, due binari ferroviari. Ci sarà anche, come annuncia lo stesso Salvini “la metropolitana dello Stretto, con treni ferroviari e tre nuove fermate sul lato messinese, pensata per studenti, lavoratori e pendolari, in un’area che conta 400.000 abitanti”.