La redazione di Concrete News si è recata nei giorni scorsi a Milano – nello specifico all’interno del quadrante nord-ovest milanese che comprende il quartiere Bovisa – dove è in atto un radicale processo di riqualificazione infrastrutturale e architettonica. Gilet, elmetto e scarpe infortunistiche sempre pronte nel nostro bagagliaio, ci siamo addentrati tra via Durando e via Andreoli, dove si stanno realizzando le opere urbanistiche primarie e secondarie funzionali alla costruzione di due nuovi studentati del Politecnico di Milano, in via di costruzione, che ospiteranno circa 600 studenti.
Con gli occhi sorpresi del giornalista tecnico appassionato di calcestruzzo, siamo stati accompagnati nella visita dall’impresa Schiavo & C., responsabile delle opere relative alla realizzazione dei sottofondi e delle pavimentazioni di tutta l’area, oltre che di altri lavori accessori, come i sottoservizi e la viabilità stradale. Grazie all’impiego di un miscelatore gravimetrico Kimera, l’impresa sta svolgendo un lavoro che richiede prerogative di precisione, affidabilità, qualità delle miscele e tempistiche serrate, dettate dal coordinamento lavori.

L’intervento, localizzato in una delle aree più strategiche del capoluogo lombardo – nodo di interscambio tra sviluppo edilizio, ricerca universitaria e trasformazione urbana – si caratterizza per l’elevata complessità esecutiva, sia per i vincoli logistici sia per la natura articolata dell’opera. La decisione di produrre calcestruzzo in cantiere, anziché affidarsi a forniture tradizionali, risponde a esigenze precise di flessibilità, continuità di getto e ottimizzazione dei tempi.
La macchina utilizzata consente di modulare i mix design in funzione delle specifiche prestazionali richieste, riducendo al minimo scarti, tempi di attesa e impatti ambientali legati al trasporto. Una tecnologia mobile ad alta efficienza, che permette di affrontare con maggiore reattività le fasi costruttive più sensibili, soprattutto in un contesto densamente urbanizzato come quello della Bovisa.
Il nostro approfondimento completo – in uscita sul prossimo numero cartaceo della rivista – entrerà nel dettaglio delle soluzioni tecnologiche adottate e del ruolo di questa scelta operativa all’interno della più ampia strategia cantieristica. Un reportage tecnico che racconta come, nel mondo del calcestruzzo, l’innovazione passa sempre più spesso dall’impiego di macchinari che rispondano alle esigenze della committenza e che si sappiano adattare a vari contesti operativi.