Nella solennità delle Dolomiti ampezzane si compie una delle opere ingegneristiche più complesse e ambiziose del panorama sportivo internazionale: la nuova pista da bob, skeleton e slittino di Cortina d’Ampezzo, costruita in vista dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026. Un’opera infrastrutturale che restituisce alla località veneta il ruolo di culla delle discipline della velocità su ghiaccio, raccogliendo la pesante eredità della storica pista Eugenio Monti, inaugurata nel 1923 e chiusa nel 2008.
Con la consegna strutturale ufficiale il 15 marzo 2025, la realizzazione dei lavori, affidati a Impresa Pizzarotti e diretti da ITS Engineering Company, il Cortina Sliding Centre si presenta come una sintesi perfetta tra maestria artigiana, ricerca dei materiali e innovazione tecnologica. Un tracciato di 1.600 metri interamente plasmato dalla materia cementizia, oggi pronto ad affrontare la successiva fase di ghiacciatura.
Il calcestruzzo modellato a regola d’arte
Elemento cardine del progetto è l’utilizzo della tecnica spritz-beton, applicazione del calcestruzzo proiettato ad alta pressione direttamente su una fitta intelaiatura metallica predisposta lungo l’intero tracciato. Una scelta non casuale ma obbligata dalla necessità di realizzare curve perfettamente continue, capaci di garantire resistenza, elasticità e una finitura superficiale compatibile con le sollecitazioni di bob e slittini lanciati a oltre 140 km/h.
La miscela di calcestruzzo, frutto di cinque test comparativi sotto la supervisione della Direzione Lavori e della stessa Federazione Internazionale di Slittino (FIL), è stata messa a punto per ottenere una coesione ottimale e un grado di lavorabilità che ne consentisse la perfetta aderenza alle geometrie complesse del percorso. Un processo che ha richiesto maestranze specializzate, capaci di tradurre la miscela in superfici levigate e precise.
“Non si tratta di una lavorazione convenzionale – ha precisato Lucia Samorani, direttore tecnico di Simico, Società infrastrutture Milano Cortina – perché oltre alla qualità del calcestruzzo, è determinante la qualità della mano d’opera: lo spritz-beton deve garantire continuità e resistenza anche nelle stagioni estive, quando la pista ospiterà attività con il bob su rotelle”.

La linea del tracciato, tra storia e futuro
Il nuovo Sliding Centre riprende e supera la storica configurazione della pista Eugenio Monti. Lungo il tracciato si snodano curve leggendarie e nuove spettacolari sezioni. Il tracciato culmina nella zona denominata “La Rama”, dove l’ultimo getto di calcestruzzo ha sigillato simbolicamente la data di completamento del 15 marzo 2025, a un anno circa dall’inizio del cantiere che data il 6 marzo 2024.
L’ingegneria del freddo
La pista viene ghiacciata grazie a una sofisticata centrale di raffreddamento capace di generare freddo sufficiente a trasformare la superficie in un nastro cristallino anche con temperature esterne fino a +15°C. Il sistema prevede una rete di tubazioni che corre lungo tutta la pista, intervallata da stazioni di rilancio ogni 20 metri, in alcuni tratti ogni cinque, alimentate da una soluzione di glicole ecocompatibile, alternativa all’ammoniaca. “Dalla centrale partiranno tutte le tubazioni – spiega Daniele Bortoluzzi di ITS – garantendo una refrigerazione regolare e uniforme che limiterà i consumi e assicurerà la piena sostenibilità ambientale dell’impianto”.
L’esperienza del mock-up ha confermato la validità del sistema: una volta avviato, è stato possibile raffreddare il calcestruzzo in due giorni fino a -5°C, e in meno di 24 ore il ghiaccio ha iniziato a formarsi in modo uniforme. Il processo di ghiacciatura della pista intera richiederà dieci giorni di lavorazioni continuative.

I prossimi passi
Ad oggi, come sottolinea Fabio Massimo Saldini, Commissario di Governo e Amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, “abbiamo concluso le strutture, ghiacciato il 45% della pista e proseguiamo affinando le caratteristiche del ghiaccio”.
Dal prossimo lunedì 24 marzo la pista ospiterà le delegazioni delle federazioni internazionali di bob, skeleton e slittino per i sopralluoghi ufficiali, mentre dal 25 marzo sono in programma le prime discese di prova, preludio alla pre-omologazione.
Un’eredità per Cortina e per lo sport italiano
La nuova pista olimpica si propone come testimonianza concreta della capacità ingegneristica italiana, destinata a rilanciare Cortina come riferimento internazionale per le discipline della velocità su ghiaccio. Un’opera che il campione Armin Zöggeler ha definito “fondamentale per garantire un futuro al nostro sport e riportare le gare di Coppa del Mondo a Cortina ogni anno”.
Il Sliding Centre diviene così simbolo di un dialogo virtuoso tra tradizione e innovazione, tra la sapienza artigiana della posa del calcestruzzo e la tecnologia più avanzata applicata alla refrigerazione. Un’infrastruttura pronta a scrivere nuove pagine nella storia degli sport invernali, dove ogni curva, ogni rettilineo, racconta l’incontro fra l’uomo e la materia.