La revisione della UNI 11104, norma cardine per l’applicazione in Italia della EN 206, entra nella fase decisiva dell’inchiesta pubblica finale, aperta fino al 23 marzo 2025. Questo aggiornamento rappresenta un passaggio cruciale per il recepimento delle più recenti innovazioni tecniche e normative a beneficio del comparto del calcestruzzo e della filiera costruttiva.
La nuova versione della UNI 11104 si pone come un tassello fondamentale nel processo di armonizzazione normativa con la EN 206 del 2021, che va a sostituire la precedente edizione del 2014. La norma non contiene infatti tutte le disposizioni necessarie per la specificazione e produzione del calcestruzzo. Di conseguenza emerge la necessità di un documento di applicazione nazionale costituito dalla presente norma che tenga conto della pratica d’uso consolidata del calcestruzzo in Italia.
Tra i principali obiettivi vi è dunque il rafforzamento del collegamento con il quadro legislativo nazionale, in particolare con le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), e l’adeguamento dei riferimenti normativi relativi ai materiali costituenti il calcestruzzo.
Novità salienti della revisione
Tra le modifiche introdotte nella revisione, spicca l’aggiornamento del Prospetto 1 relativo alle classi di esposizione, che tiene conto delle evoluzioni nelle specifiche di durabilità. Inoltre, la norma rivede i requisiti sui materiali componenti, fornendo indicazioni più precise su cemento, aggiunte minerali e rapporto acqua/cemento, in linea con le più recenti evidenze tecniche.
Di particolare rilievo è il miglioramento delle prescrizioni sugli aggregati, che vedono l’introduzione di un nuovo Prospetto 5. Questo include indicazioni più dettagliate sui parametri prestazionali e sulle caratteristiche richieste per garantire qualità e conformità nelle diverse applicazioni. Anche il Prospetto 6, dedicato ai valori limite relativi alla composizione e alle proprietà del calcestruzzo, è stato oggetto di una revisione significativa, al fine di ottimizzare le prestazioni in relazione alle esigenze progettuali.
Un’innovazione di grande interesse è rappresentata dall’Appendice D, dedicata alla classificazione del calcestruzzo in relazione alla sua impronta carbonica. Questa sezione, introdotta per la prima volta, mira a supportare i progettisti nella selezione di soluzioni costruttive che bilancino prestazioni meccaniche ed ecosostenibilità.
L’impronta carbonica del calcestruzzo: verso una progettazione sostenibile
L’Appendice D si inserisce in un percorso di crescente sensibilità ambientale, affiancandosi alla prassi di riferimento promossa da Atecap – Associazione Tecnico Economica Calcestruzzo Preconfezionato – lo scorso anno. Questo strumento mira a fornire indicazioni operative per correlare le emissioni di carbonio del calcestruzzo alle sue performance strutturali, aiutando i professionisti a identificare materiali che rispondano alle esigenze del progetto con il minimo impatto ambientale possibile.
Prossimi passi e iter normativo
Va sottolineato che il documento attualmente in inchiesta pubblica ha una finalità informativa e raccoglie commenti e suggerimenti da parte dei professionisti del settore. La versione finale, che sarà pubblicata dopo il termine dell’inchiesta previsto per il 23 marzo 2025, potrebbe subire ulteriori modifiche rispetto al testo attuale.
Questa revisione della UNI 11104 si propone di accompagnare il settore verso un futuro più innovativo, sostenibile e conforme alle più elevate esigenze di qualità e sicurezza. L’invito agli operatori del comparto è quello di partecipare attivamente all’inchiesta pubblica, contribuendo con competenza ed esperienza al perfezionamento di una norma che avrà un impatto significativo sull’intera filiera delle costruzioni.