Compie un decisivo passo avanti il progetto per la realizzazione, a Ravenna, della diga frangiflutti, nell’ambito del progetto di Snam Fsru Italia relativo alla costruzione di un rigassificatore offshore, al largo della costa del capoluogo emiliano. Presente alla firma del contratto, avvenuta il 12 novembre – del valore di circa 200 milioni di euro – anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, che si è detto soddisfatto dell’accordo che vede Ravenna come “un esempio dell’Italia del sì che, a prescindere dal colore politico, si contrappone all’Italia del no”.
L’opera sarà realizzata dal raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Rcm Costruzioni, insieme al gruppo spagnolo Acciona Construccion. Il progetto (finanziato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale con fondi concessi da Cassa Depositi e Prestiti), è funzionale alla permanenza all’interno del terminale Snam della nave rigassificatrice Bw Singapore e delle metaniere che trasporteranno gas naturale liquefatto. L’infrastruttura, situata a 8,5 km dalla costa, sarà lunga 880 metri, larga 24 e alta 10,5 sopra il livello del mare. L’opera complessiva dovrebbe terminare entro 24 mesi, secondo il crono-programma.
“Lo scalo di Ravenna, come tutto il sistema dei porti adriatici, può essere una grande occasione per creare posti di lavoro – ha continuato il vicepremier, accolto in prima istanza in Capitaneria di Porto dal direttore marittimo Michele Maltese, per poi recarsi in AP – Il mio obbiettivo è realizzare le infrastrutture per fare arrivare velocemente a destinazione le merci sbarcate, in due anni non si fanno miracoli ma abbiamo tanti progetti aperti, in questo territorio c’è sintonia al di là dei colori politici e non è sempre così facile”.
Daniele Rossi, presidente di Adsp, ha definito la firma del contratto “un’altra giornata storica per Ravenna, che con questa operazione si è messa a servizio del Paese. Il rigassificatore sancisce in modo definitivo che i porti non sono più soltanto il luogo dove si movimentano le merci ma sono anche e sempre di più hub energetici”.
“La costruzione di una diga offshore rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio per noi, consolidando la nostra esperienza nelle opere infrastrutturali marittime – ha dichiarato l’amministratore unico di Rcm Costruzioni, Elio Rainone – Siamo consapevoli delle sfide che un’opera di questa portata comporta e siamo pronti ad affrontarle, rispettando le tempistiche previste”.
“Questo risultato – ha aggiunto Luigi Patìmo, country manager di Acciona in Italia – premia il nostro impegno per portare in Italia la competenza e le tecnologie di un gruppo di livello internazionale”. Anche Confindustria Romagna ha espresso pareri positivi sulla firma del contratto, nella persona del presidente Roberto Bozzi.