Un’opera fondamentale per la chiusura dell’anello di tangenziali che circonda la Città metropolitana di Milano. Finalmente, dopo anni di attese, rinvii e interruzioni dei lavori, sabato 2 dicembre ha aperto al traffico la strada e lo svincolo – con realizzazione in capo alla società Milano Serravalle-Milano Tangenziali Spa – che trasformano la vecchia provinciale Rho-Monza nella nuova SP 306 (detta della Balossa) con un raccordo di collegamento tra la superstrada Milano-Meda e il territorio comunale di Paderno Dugnano. Le nuove infrastrutture saranno in grado di fluidificare il traffico in uno dei tratti veicolari più intensi e problematici, nell’area nord-ovest della cintura milanese, tra i comuni di Paderno Dugnano, Bollate, Cormano e Novate Milanese.
La nuova SP 306 ora si presenta come un’arteria extraurbana a carreggiata unica e due corsie per senso di marcia, che parte dalla rotatoria di Paderno (in località chiesetta del Pilastrello) per culminare al confine tra Bollate e Novate, in via IV Novembre. Il tracciato è di circa 3,2 km e lungo il suo sviluppo incontra due rotatorie, per l’accesso ai territori comunali di Bollate e Novate Milanese. Per la tutela ambientale dei territori attraversati è stato realizzato “l’ecodotto Balossa”, ossia una galleria lunga 100 metri con lo scopo di collegare le aree del parco della Balossa con le aree verdi del Comune di Bollate, scavalcando la strada.
il presidente di Milano Serravalle-Milano Tangenziali Spa, Beniamino Lo Presti, ha definito l’apertura all’esercizio dell’intera struttura delle opere viabilistiche previste nel progetto di riqualifica della SP46 Rho-Monza “un’opera di cui siamo orgogliosi, per l’effettivo miglioramento che comporta sotto il profilo viabilistico e per la testimonianza dell’impegno della società per la ricerca di nuove soluzioni nella prospettiva della Net-Zero Mobility”.