Si è levato il sipario sul Geofluid 2023, a Piacenza Expo, nell’anno della ventiquattresima edizione e dei 45 di vita espositiva della manifestazione dedicata al settore drilling & foundations. La manifestazione è cresciuta e ha assunto dimensioni e autorevolezza da fiera internazionale a tutti gli effetti, con il valore aggiunto di una costante e proficua collaborazione offerta dalle più importanti associazioni di categoria, dagli istituti di ricerca e dalle università – nella direttrice di uno sviluppo tecnologico, scientifico e professionale di altissimo livello riguardo a ogni aspetto di lavorazione nel sottosuolo, nel trattamento di fluidi sotterranei, fino alla costruzione di gallerie, ai consolidamenti, alle fondazioni speciali, alla geotecnica e alla geotermia.
Al taglio del nastro dell’edizione 2023, nella mattinata di oggi, 13 settembre (la fiera continuerà fino a sabato 16), da parte del sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, ha visto la presenza, tra gli altri, dell’assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna, Vincenzo Colla, del presidente di Confindustria Piacenza, Francesco Rolleri e del presidente di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli. Il via alla ventiquattresima edizione ha visto in campo tutti i protagonisti della perforazione nazionale, costruttori e imprese, con le ultime novità di prodotto e di applicazione tecnologica, per una superficie espositiva aumentata del 20% rispetto all’edizione 2021 e un calendario di convegni che prevede, nell’arco delle tre giornate, più di trenta momenti di approfondimento tematico e di workshop tecnico.
Ad arricchire ulteriormente l’edizione 2023 di Geofluid contribuirà anche la nuova area esterna per le demo live, un vero e proprio cantiere che ospiterà, ancora, innovazioni tecnologiche, prove di materiali e protocolli operativi sotto la supervisione dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna. “L’attesa di Geofluid 2023 è giustificata da tempi proficui per le attività cantieristiche che riguardano le infrastrutture del Paese – ha rimarcato Giuseppe Cavalli – Possiamo parlare a ragione di un’edizione da record, con la partecipazione di circa 400 espositori internazionali e con una ricaduta positiva anche nella valorizzazione del territorio piacentino e delle sue risorse ricettive e culturali”.