Nella bassa Val Tidone a pochi chilometri da Piacenza, si trova il Castello di Sarmato, presidio Longobardo eretto verso l’anno mille.
Importante avamposto, nella funzione strategica di difesa dei territori piacentini (di fazione guelfa) dall’attacco dei pavesi (ghibellini), con una delle prime battaglie documentate risalente al 1216, questa fortezza è stata al centro delle vicende storiche del feudo di Sarmato: venduto nel 1363 alla famiglia Seccamelica per conto di Galeazzo Visconti, signore di Milano, passò poi alla famiglia Scotti e brevemente a quella degli Arcelli, conti della Val Tidone; arrivò quindi nelle mani di Luigi Dal Verme (alleato di Milano e parente dello Sforza) per tornare nel 1493 alla famiglia Scotti Douglas fino al 1819 quando, con la scomparsa dell’ultimo discendente maschio, passò agli eredi conti Zanardi Landi di Veano.
Dal punto di vista architettonico, l’edificio era in origine a pianta rettangolare, in seguito modificata ad U. Il complesso, rivolto verso nord e affacciato sull’antico letto del Po, è stato interamente edificato in laterizio. È circondato da mura, ancora oggi ben evidenti, che in passato erano contornate da un fossato. Ampliato e trasformato in residenza signorile dai conti Scotti Douglas prima e dai conti Zanardi Landi poi, è dotato di un parco all’italiana racchiuso all’interno delle mura. Il corpo di fabbrica è affiancato da una torretta di segnalazione a base pentagonale irregolare, che costituisce un unicum nell’architettura difensiva del Ducato di Parma e Piacenza.
Il Castello di Sarmato è tuttora residenza dei conti Zanardi Landi, attuali proprietari che hanno iniziato un lavoro di graduale recupero e valorizzazione.
Coerentemente con le migliori tecniche di restauro e con le indicazioni della locale Soprintendenza, gli interventi hanno rivolto attenzione in particolare alla compatibilità materica storica e alla conservazione strutturale. In questo quadro si sono collocati perfettamente i materiali a base di argilla espansa Leca, che con le doti di leggerezza, potere isolante, resistenza e ed ecocompatibilità si sono distinti nelle lavorazioni di riqualificazione e riempimento delle volte.
L’esigenza era quella di riempire le volte del sottotetto con un materiale che fosse rispettoso della storicità dell’edificio dal punto di vista della compatibilità materica, per rispondere all’istanza della Sovrintendenza che chiedeva di utilizzare un materiale naturale e rispettoso dell’esistente. L’edificio è infatti sottoposto ai vincoli della Sovrintendenza e sotto la tutela delle Belle Arti, quindi era importante scegliere un materiale che utilizzasse la calce come legante, un prodotto compatibile, traspirante, adatto alla muratura esistente.
Allo stesso tempo, c’era la necessità di utilizzare un materiale leggero – poiché le strutture esistenti, sulle quali non si voleva gravare ulteriormente, si presentavano anche con spessori elevati – e allo stesso tempo in grado di garantire un elevato isolamento termico, che permettesse di realizzare uno strato divisorio tra un ambiente freddo (il sottotetto) e l’ultimo piano del castello, riscaldato e abitato.
A queste esigenze Laterlite ha risposto con Sottofondo Leggero NHL,predosato a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5. Sottofondo Leggero NHL è particolarmente adatto a questo contesto applicativo e in generale per la realizzazione di strati di alleggerimento, sottofondi, compensazione e isolamento termico, e per riempimenti di archi e volte, anche ad alto spessore, nel recupero storico-architettonico.
Sottofondo Leggero NHL fa parte della nuova linea NHL CentroStorico, gamma di soluzioni a base argilla espansa Leca e calce idraulica naturale NHL 3.5 specificatamente sviluppate per il recupero, la ristrutturazione e il consolidamento degli edifici esistenti in particolare di interesse storico e artistico.
La linea di prodotti presenta caratteristiche tecniche eccezionali ed è spiccatamente votata per essere utilizzata in tutti quei contesti dove la compatibilità con i materiali da costruzione storici è un requisito fondamentale, nel restauro e in bioedilizia.
La calce naturale presenta una porosità interconnessa che assicura una maggiore traspirabilità, favorendo il passaggio di acqua sotto forma di vapore: soluzioni a base calce idraulica naturale preservano quindi la natura chimica dell’opera muraria, e sono particolarmente indicate per interventi su murature antiche e con un sensibile valore storico e artistico, come nel caso del Castello di Sarmato.
Se da un lato le proprietà della calce idraulica naturale sono determinanti, non è da meno l’importanza della presenza nella miscela dell’argilla espansa Leca che conferisce al predosato le sue note proprietà di leggerezza e isolamento termico.
Sottofondo leggero NHL, fornito dalla rivendita edile Zeppi di Piacenza, è stato fornito in sacchi e, per una messa in opera veloce e pratica, è stato pompato al piano nella quantità di 35 m3.