venerdì, Marzo 29, 2024

Affidata a Erdbau e Vitali la demolizione del vecchio termovalorizzatore di Bolzano

Must read

Sono iniziati i lavori di smontaggio, bonifica e demolizione degli impianti del vecchio termovalorizzatore di Bolzano, sulla sponda sinistra del fiume Isarco, nell’area industriale collocata a Sud-Est della città. Un’opera da 2,7 milioni di euro, commissionata dalla Provincia Autonoma di Bolzano, affidata a Vitali Spa, gruppo specializzato nel decommissioning industriale in collaborazione con Erdbau Srl di Merano, impresa di riferimento in Alto Adige nel settore delle demolizioni e del movimento terra. Il termovalorizzatore, non più in funzione dal 2013 e messo in sicurezza nel 2015, è composto da due linee di incenerimento, la prima avviata nel 1988, la seconda nel 1996, costituite ognuna da un sistema di incenerimento rifiuti e recupero di calore, da una sezione di depurazione fumi e da un ciclo termico per la produzione di energia.

Il vecchio Termovalorizzatore di Bolzano, sulla sponda sinistra del fiume Isarco

Il progetto prevede: lo smontaggio e la bonifica degli impianti facenti parte delle linee di incenerimento del vecchio termovalorizzatore; la demolizione delle strutture e i movimenti di terra, con la realizzazione degli scarichi delle acque bianche, lo spostamento di una condotta del gas di media pressione e l’impermeabilizzazione superficiale. I lavori saranno eseguiti senza nessun intralcio al nuovo impianto, adiacente al cantiere, in modo da garantire il continuo funzionamento del nuovo termovalorizzazione, la viabilità lungo l’Autostrada del Brennero e via Lungo Isarco Sinistro, l’accesso al personale addetto ai magazzini Seab.

Inoltre, i lavori saranno svolti ponendo la massima attenzione alle componenti inquinanti: polveri e ceneri residuali, anche sotto forma di incrostazioni, prodotte dal ciclo termico; materiali coibenti contenenti fibre minerali o similari su tubazioni, serbatoi, parti di impianto ecc. e materiali refrattari presenti nella camera di combustione e di post-combustione, nel camino e su altre parti dell’impianto. La demolizione dell’impianto partirà infatti solo dopo lo smontaggio e la bonifica in ambiente protetto di tutte le componenti impiantistiche delle due linee di incenerimento. 

Le operazioni di demolizione e messa in sicurezza del terreno avranno una durata di circa 8 mesi

Un esempio concreto per sottolineare la grande attenzione alle tematiche legate alle tecniche di demolizione atte a minimizzare l’impatto con l’ambiente, e in particolare per separare fin dall’origine i rifiuti prodotti e avviarli a recupero per quanto possibile è l’utilizzo di un’attrezzatura specifica per la demolizione dei materiali refrattari all’interno del camino. Infatti, questa particolare attrezzatura, montata su un braccio gru, verrà calata all’interno del camino e demolirà progressivamente i materiali refrattari facendoli cadere al suolo per poterli meglio recuperare e smaltire. Una volta demolita la parte interna della ciminiera si provvederà ad abbattere il resto con un particolare mezzo da demolizione con un braccio oltre i 50 mt radiocomandato e radiocontrollato.

Riguardo invece le strutture in acciaio oggetto della demolizione e considerata la loro particolarità, verrà utilizzato un mezzo da demolizione da 70 tonn appositamente studiato per questo intervento atto all’utilizzo di una cesoia idraulica da 7,5 tonn ad un altezza di 18 metri ed un’altra pinza idraulica da 3.5 tonn che lavorerà ad un altezza superiore ai 30 metri. 

Il cantiere presenta, sul piano tecnico, altri due aspetti sfidanti: la necessità di salvaguardare l’asse autostradale A22 Modena-Brennero, per il quale non si prevede alcun disservizio, e la necessità di tutelare l’asse fluviale dell’Isarco, che dovrà essere protetto da ogni forma di sversamento. Sia l’autostrada che il fiume corrono immediatamente adiacenti al cantiere e, di fatto, lo abbracciano. Una volta liberata l’area dagli impianti e dagli edifici, infine, si provvederà alla messa in sicurezza del sottosuolo mediante l’impermeabilizzazione della superficie con la posa di una pavimentazione bituminosa a conclusione dell’opera.

In Primo Piano

Pavimentazioni continue in calcestruzzo. Al GIC 2024 Conpaviper accende i riflettori sul settore

L'Associazione Italiana Sottofondi, Massetti e Pavimentazioni e Rivestimenti Continui è una comunità di professionisti esperti, dedicata ad elevare il settore delle pavimentazioni continue. Con...

Genie ad Intermat 2024, soluzioni sostenibili per l’edilizia di scena a Parigi

Presenza di alto profilo quella di Genie ad Intermat, in programma dal 24 al 27 aprile a Parigi. Durante l’esposizione dedicata alle tecnologie e alle innovazioni dell’industria delle...

Impegno circolare. Le soluzioni per il recupero e il trattamento delle acque cementizie di...

Il recupero e il trattamento delle acque impiegate all’interno di cantieri, di cave, o di centrali di betonaggio per il lavaggio dei macchinari adibiti...

Latest articles

Pavimentazioni continue in calcestruzzo. Al GIC 2024 Conpaviper accende i riflettori sul settore

L'Associazione Italiana Sottofondi, Massetti e Pavimentazioni e Rivestimenti Continui è una comunità di professionisti esperti, dedicata ad elevare il settore delle pavimentazioni continue. Con...

Genie ad Intermat 2024, soluzioni sostenibili per l’edilizia di scena a Parigi

Presenza di alto profilo quella di Genie ad Intermat, in programma dal 24 al 27 aprile a Parigi. Durante l’esposizione dedicata alle tecnologie e alle innovazioni dell’industria delle...

Impegno circolare. Le soluzioni per il recupero e il trattamento delle acque cementizie di...

Il recupero e il trattamento delle acque impiegate all’interno di cantieri, di cave, o di centrali di betonaggio per il lavaggio dei macchinari adibiti...

More articles

Mapei, inaugurata nuova sede in Portogallo

L'investimento è di 13 milioni di euro, per un progetto che per Mapei simboleggia il rilancio della propria attività in Portogallo. La multinazionale italiana...

Torre Garisenda di Bologna, messa in sicurezza con il sistema di tralicci già impiegato...

Terminata la posa dei container di contenimento, ultimata a fine febbraio, ora la Torre della Garisenda di Bologna può prepararsi per la fase cruciale...

Diga Foranea, semaforo rosso da Anac. Individuati “sette profili critici”. Il Governatore Toti replica:...

Uno dei progetti chiave finanziati dal PNRR riceve un perentorio stop, proprio quando si era entrati nel vivo della fase di realizzazione dell'opera forse...

Tag