Iniziano a delinearsi le infrastrutture che saranno “destinatarie” della pioggia di miliardi che arriverà all’Italia nell’ambito dei fondi europei legati al Recovery Fund.
L’elenco, non ancora definitivo, comprende opere già esistenti (o quanto meno la cui realizzazione è già stata decisa e in certi casi iniziata) e altre che saranno realizzate ex-novo. Un capitolo di spesa che nel complesso vale poco meno di 28 miliardi di euro. Come detto 22 serviranno per finanziare, a tassi più vantaggiosi, opere già programmate o in corso di realizzazione, altri 5,3 miliardi sono invece assegnati a progetti nuovi.
La porzione più grossa di risorse, che ammonta a circa 19 miliardi di euro, andrà al completamento delle linee ferroviarie di Alta velocità, in sintonia con le indicazioni di Bruxelles che privilegiano il trasporto su rotaia rispetto a quello stradale. Giusto precisare che il capitolo infrastrutture non esaurisce le risorse che finiranno nei cantieri. Le costruzioni attingeranno anche dal maxi fondo da 40 miliardi destinati alla riqualificazione verde ed efficientamento degli edifici.
L’ELENCO
Nel dettaglio, le opere prese in considerazione sono:
- Terzo valico ferroviario linea Genova-Milano, circa 5,5 miliardi di euro
- Linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina, circa 4,5 miliardi di euro
- Linea ferroviaria di valico Verona-Brennero, circa 3,3 miliardi di euro
- Linea ferroviaria Napoli-Bari, circa 2,6 miliardi di euro
- Linea TAV Torino-Lione, circa 1 miliardo di euro
- Linea ferroviaria Brescia-Verona-Padova, circa 1 miliardo di euro
- Potenziamento linea Venezia-Trieste, circa 646 milioni di euro
- Potenziamento linee alta velocità già esistenti, circa 3 miliardi di euro (interventi volti all’aumento delle capacità delle linee)
- Valorizzazione rete stradale ANAS, circa 500 milioni di euro
- Potenziamento tecnologico e digitalizzazione delle strade, circa 600 milioni di euro