Il neo-ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi è una persona di elevata competenza messa nel posto giusto. Rettore dell’Università Federico II di Napoli, conosce bene il settore delle costruzioni e delle infrastrutture oltre a essere un grande esperto di calcestruzzo. Tra le sue prime parole, un monito sul bisogno di un «grande investimento sui giovani», affinché «le migliori energie italiane e anche estere trovino casa nei nostri atenei e nei nostri enti di ricerca. Servono più fondi, conosciamo bene la situazione difficile della finanza pubblica ma università e ricerca non possono essere la Cenerentola del Paese»,
Nato il 4 gennaio 1964 a Ottaviano (Napoli), è attuale presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), un incarico che ricopre dal 2015, dopo la riconferma dello scorso anno. Nel suo curriculum è stato anche dottore di ricerca in Ingegneria delle strutture e ha ottenuto una borsa di studio post-dottorato nel 1994. È stato ricercatore e poi professore in Tecnica delle costruzioni e nel 2000 è diventato professore ordinario sempre alla Facoltà di Ingegneria della Federico II. Il suo mandato da rettore a Napoli scadrebbe l’anno prossimo, il 31 ottobre 2020.
Nella sua attività accademica ha svolto attività di ricerca di tipo teorico e sperimentale sul comportamento non lineare di strutture composte in acciaio-calcestruzzo, sul comportamento sismico di strutture murarie, sulle strutture in materiale polimerico e composito, sul rischio sismico di impianti industriali, sui sistemi di monitoraggio avanzati, sulla vulnerabilità e la riabilitazione dei beni culturali, sull’innovazione tecnologica nell’ingegneria strutturale.