Il moncone Est del ponte Morandi di Genova con ogni probabilità sarà demolito con l’utilizzo dell’esplosivo. La conferma è arrivata nelle ultime ore da parte dell’Ing. Maurizio Michelini, responsabile del procedimento della struttura commissariale per la ricostruzione.
L’opzione sembra essere quella più accreditata anche perché si otterrebbero diversi vantaggi anche proprio sotto il profilo della sicurezza, quello che genera maggiore apprensione da parte della cittadinanza. Lo smontaggio meccanico comporterebbe l’installazione di impalcati di notevoli dimensioni. Inoltre, come ha spiegato lo stesso Michelini, qualora gli stralli venissero tagliati non sarebbero più supportati dalla struttura portante del ponte. Si troverebbero quindi in una situazione precaria, seppur adeguatamente assicurati. Anche le tempistiche avrebbero giovamento, ma naturalmente questo aspetto è subordinato a quello della sicurezza.
Nel frattempo proseguono a ritmo serrato le campionature e le analisi dei materiali in collaborazione con le Università di Genova e di Torino. Per verificare la presenza di amianto del calcestruzzo fino ad ora sono state effettuate circa 400 carotature ed altrettanti test, che hanno escluso la presenza di materiali nocivi per la salute. Una decisione definitiva verrà comunque presa entro la fine della settimana.