Il calcestruzzo e la sua movimentazione potrebbero essere la nuova frontiera per la produzione di energia elettrica. Una start-up svizzera, la Energy Vault, ha studiato e proposto un particolare sistema di energy storage basato sullo sfruttamento della forza di gravità. Tutto questo attraverso il sollevamento e il riposizionamento a terra di blocchi di calcestruzzo con peso molto elevato. Le operazioni, anche nella fase sperimentale, hanno visto l’utilizzo di una gru e di un algoritmo in grado di decidere quando spostare i singoli pezzi. L’impianto dimostrativo e le ricerche connesse all’esperimento sono durate all’incirca nove mesi e il costo ha sfiorato i due milioni di dollari. Se il sistema entrasse davvero su scala commerciale, verrebbero impiegate gru alte 120 metri con sei bracci, ognuna circondata da centinaia di cilindri di calcestruzzo ognuno dei quali pesante 35 tonnellate e impilati uno sull’altro in diversi gruppi. Il “gioco” consiste nell’innalzare i cilindri con i diversi bracci, gestiti da un apposito software. In un’epoca nella quale i temi legati all’ambiente e alla sostenibilità energetica stanno prendendo sempre più campo nei dibattiti pubblici, una grossa novità potrebbe provenire proprio dal calcestruzzo.