Una nuova infrastruttura di trasparenza tecnica prende forma nell’ambito della filiera mondiale del calcestruzzo. La Global Cement and Concrete Association (GCCA) ha annunciato il lancio del primo sistema di classificazione internazionale per la valutazione delle emissioni di carbonio di cemento e calcestruzzo, denominato Low Carbon Ratings (LCR). Un sistema tecnico, aperto e standardizzato, concepito per armonizzare i criteri di sostenibilità ambientale lungo tutta la supply chain dei materiali da costruzione più utilizzati al mondo dopo l’acqua.
L’intento è esplicito: fornire uno strumento universalmente leggibile che consenta a progettisti, imprese, committenti pubblici e privati, governi e sviluppatori infrastrutturali di scegliere prodotti a minore impatto emissivo, sulla base di un sistema di classificazione trasparente, adattabile e confrontabile a livello internazionale.

Una scala di classificazione ispirata ai criteri energetici
Il sistema LCR adotta una logica simile a quella degli attestati di prestazione energetica già noti nel settore edilizio: una scala a lettere da AA a G, in grado di rappresentare visivamente e con immediatezza il contenuto di CO₂ equivalente per tonnellata di cemento o metro cubo di calcestruzzo. Il sistema di classificazione è stato sviluppato per essere utilizzato assieme alle Dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD), che per definizione sono verificate da terze parti. Come riferimento normativo è in linea con gli standard ISO e le metodologie internazionali di calcolo del Global Warming Potential (GWP).
Ogni prodotto classificato viene valutato in base alla quantità di emissioni incorporate, espresse in kg di CO₂ equivalente per unità di materiale, in coerenza con i parametri tecnici della GCCA 2050 Roadmap for Net Zero Concrete. Il sistema è progettato per essere adattabile alle specificità normative di ciascun Paese, permettendo l’adozione diretta o la contestualizzazione locale laddove esistano metriche diverse.
Secondo Thomas Guillot, CEO della GCCA, “con questo strumento sarà possibile promuovere un approvvigionamento più sostenibile, accelerare la decarbonizzazione e aumentare la fiducia lungo tutta la catena del valore del settore costruzioni”. La Germania ha già recepito il modello GCCA integrandolo all’interno della propria strategia nazionale di riduzione delle emissioni per i materiali da costruzione.

Un sistema a supporto di procurement pubblico e privato
Uno degli aspetti di maggior rilievo dell’iniziativa è il suo potenziale utilizzo all’interno delle gare d’appalto e nei capitolati di progettazione pubblica. In un contesto in cui le opere infrastrutturali devono sempre più rispondere a obiettivi di sostenibilità misurabile, la classificazione LCR offre un parametro oggettivo in grado di orientare la scelta dei materiali già nelle fasi preliminari di progetto.
Riccardo Savigliano, direttore della Divisione Sistemi Energetici e Decarbonizzazione di UNIDO, ha definito l’introduzione del sistema come “un passaggio decisivo verso l’armonizzazione delle definizioni globali di cemento e calcestruzzo a basse emissioni”, sottolineando l’importanza di una metrica condivisa e applicabile anche nei Paesi in via di sviluppo.
Anche dal mondo delle imprese, il riscontro è positivo. Secondo Marlène Dance, esperta di progettazione sostenibile di Bouygues Bâtiment International, “una classificazione del carbonio coerente a livello globale, utilizzata da tutti i fornitori, rappresenterebbe una svolta per l’operatività dei cantieri e per il controllo reale dell’impronta emissiva dei materiali utilizzati”.

Un’azione che si inserisce in una strategia globale già in atto
Il lancio dell’LCR avviene a un anno dalla firma di un accordo senza precedenti tra la China Cement Association (CCA) e la stessa GCCA, siglato a Pechino nel febbraio 2024. L’intesa – che unisce formalmente oltre l’80% della produzione globale di cemento – rappresenta la prima piattaforma ufficiale di cooperazione tecnica tra la Cina e il mondo occidentale per la decarbonizzazione del settore.
L’accordo prevede lo sviluppo della China Cement Carbon Neutrality Roadmap, con la partecipazione di Sinoma International Engineering Co. Ltd. e della European Cement Research Academy (ECRA). L’obiettivo è costruire una filiera condivisa, basata su know-how tecnico, scambio di dati, e standard comuni per la riduzione strutturale delle emissioni del comparto cemento-calcestruzzo.
Verso una nuova normalità operativa
Nel contesto attuale, dove le normative ambientali si integrano sempre più nei regolamenti edilizi, nei CAM (Criteri Ambientali Minimi) e nei piani di transizione energetica, l’introduzione di strumenti come l’LCR può rappresentare un punto di svolta nella standardizzazione dei processi di approvvigionamento e nella tracciabilità ambientale del prodotto.
Per la filiera del calcestruzzo – produttori, impianti di betonaggio, tecnici di laboratorio, progettisti strutturali – questo significa un nuovo livello di responsabilità, ma anche di riconoscibilità tecnica, basata su metriche scientificamente validate. Un passo necessario affinché il calcestruzzo possa continuare ad essere la spina dorsale delle grandi infrastrutture, ma con un’impronta ecologica progressivamente ridotta e monitorabile.