Il Forte Noyon, nel comune di Motteggiana (MN), è stato fortificato nel 1860 sulla riva destra del Po. È uno dei quattro fortini costruiti nella seconda metà dell’800 durante il periodo risorgimentale, quando il borgo sotto il Regno Lombardo-Veneto venne fortificato con mura che, partendo da un forte centrale detto Forte Magnaguti, raggiungevano la località dell’antica Rocca sull’argine del Po. In quel periodo, poco prima della Terza guerra d’Indipendenza, oltre al forte Magnaguti furono costruiti anche i forti di Rocchetta e di Boccadiganda, rispettivamente a monte e a valle dell’argine maestro del Po. Il quadrilatero costituiva la doppia testa di ponte a difesa della linea Mantova-Verona, considerata di grande importanza strategica dagli austriaci in vista di un probabile attacco da parte italiana.
Oggi i due forti Centrale (o Magnaguti) e Noyeau (o di Motteggiana) sono tutto ciò che rimane della realizzazione asburgica. Sulla loro struttura muraria nel 1923 sono stati posti dei binari, a una quota di circa 8 m sopra il piano di campagna. Il Forte Noyeau di Motteggiana, struttura storica vincolata dalla Sovraintendenza di Brescia, è il sostegno del ponte della linea ferroviaria Modena-Mantova-Verona nel tratto Mantova-Suzzara. Si tratta di una linea locale, a binario unico e circolazione lenta.
Considerando l’epoca di costruzione del forte e il suo stato conservativo, RFI, Rete Ferroviaria Italiana, ha deciso di attuare una serie di interventi di messa in sicurezza e di adeguamento della struttura. La muratura in mattoni si presentava infatti in uno stato degradato, sia a causa dei suoi quasi 160 anni, sia per le condizioni ambientali in cui si trova: la zona è soggetta a escursioni termiche e a un elevato tasso di umidità, a causa della vicinanza al fiume Po. Il progettista è l’Ing. Paolo Petrella di Milano; l’impresa esecutrice è Veneta 21 di Alpago (BL), specializzata in edilizia ferroviaria.
Per riqualificare le mura del forte Noyon, assicurando al tempo stesso la resistenza degli archi su cui scorre la linea ferroviaria e il rispetto del manufatto storico, sono stati scelte le soluzioni Laterlite a base di argilla espansa Leca.
L’intento di RFI era quello di sgravare le strutture murarie esistenti dalle sollecitazioni indotte dal passaggio dei treni, sia per salvaguardare l’integrità e la compatibilità materica delle costruzioni di rilevanza storico-architettonica sia per garantire la sicurezza dell’esercizio ferroviario. Per questo motivo, è stato scelto Sottofondo CentroStorico Calce, il sottofondo predosato leggero a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 e argilla espansa LecaPiù. Ne sono stati posati in opera circa 50 m3 per il restauro conservativo delle strutture esistenti e per il riempimento delle volte che presentavano fessurazioni, dissesti e dislocazioni.
Sottofondo CentroStorico Calce ha consentito di rispettare la storicità del ponte dal punto di vista della compatibilità materica, e di rispondere all’istanza della Sovrintendenza che chiedeva di utilizzare un materiale naturale e rispettoso dell’esistente.
Sottofondo CentroStorico Calce è l’ultimo entrato a far parte della gamma CentroStorico di Laterlite, linea di prodotti leggeri, isolanti, resistenti, pratici e sostenibili a base di argilla espansa Leca, specifici per interventi edilizi di recupero e protezione del costruito esistente.
Sottofondo CentroStorico Calce è particolarmente indicato per interventi su edifici di interesse storico e artistico e per riempimenti ad alto spessore di volte, voltini e vecchie strutture e strati di isolamento-alleggerimento di sottofondi di qualsiasi tipo di pavimento. La calce idraulica naturale utilizzata per la miscela di Sottofondo CentroStorico Calce è di tipo NHL 3,5: l’impasto in opera realizzato con questa miscela raggiunge una resistenza alla compressione certificata superiore a 2 N/mm2.
Se da un lato le proprietà della calce sono determinanti per questo nuovo prodotto, non è da meno l’importanza della presenza nella miscela dell’argilla espansa LecaPiù che conferisce al Sottofondo CentroStorico Calce le sue note proprietà: leggerezza (la massa volumica in opera di questo nuovo prodotto è di 700 kg/m3), isolamento termico (conducibilità termica λ=0,19 W/mK), veloce asciugatura (circa 10 giorni per 5 cm di spessore), resistenza (≥ 20 kg/cm2 a compressione).
La leggerezza dell’argilla espansa LecaPiù è stata determinante anche per il riempimento della parte piana superiore del ponte, sopra le volte. In questo caso c’era la necessità di pareggiare lo spessore e alzarsi in quota, senza appesantire però la struttura sottostante. Per questo motivo è stata scelta LecaPiù sfusa, posata in 56 m3 e adatta a realizzare strati di isolamento e alleggerimento, specie per grandi lavori e dove siano richiesti bassi contenuti di umidità.
Entrambi i prodotti di Laterlite sono stati scelti per la loro leggerezza e in quanto ecocompatibili in Bioedilizia e quindi adatti a essere utilizzati in tutti quei contesti dove la compatibilità con i materiali da costruzione storici è un requisito fondamentale.