Sono state presentate dall’Ingegner Massimo Sessa, attuale vertice del Consiglio Superiore LLPP, le Linee Guida del CONSUP sulla classificazione del rischio, verifica e monitoraggio dei ponti esistenti. Il documento, la cui nascita ha subito un’accelerazione anche in virtù degli ultimi accadimenti, ha l’obiettivo di mettere in sicurezza ponti e viadotti dell’intera rete italiana.
la Linea Guida sarà un documento complesso, e tecnicamente evoluto. Sarà composto da tre parti: sul censimento e la classificazione del rischio, la verifica della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti.
- Sottogruppo 1 – Censimento e classificazione del rischio (coordinatore Provv. Ing. Pietro Baratono)
- Sottogruppo 2 – Modalità di verifica della sicurezza (coordinatore Prof. Ing. Edoardo Cosenza)
- Sottogruppo 3 – Indicazioni sul monitoraggio (coordinatore Prof. Ing. Andrea Del Grosso)
La commissione incaricata di lavorare sul documento sarà formata da esperti del Ministero, dell’università e del mondo professionale. Nello specifico:
- Ing. Emanuele Renzi (coordinatore operativo)
- Ing. Pietro Baratono
- Prof. Edoardo Cosenza
- Prof. Andrea Del Grosso
- Ing. Stefano Baccarini
- Ing. Giuseppe Chirivì
- Prof. Giovanni De Marinis
- Prof. Mario De Miranda
- Prof. Mauro Dolce
- Prof. Francesco Guadagno
- Ing. Giuseppe Ianniello
- Ing. Antonio Lucchese
- Prof. Pier Giorgio Malerba
- Prof. Massimo Mariani
- Ing. Placido Migliorino
- Prof. Franco Mola
- Ing. Alfredo Mortellaro
- Prof. Camillo Nuti
- Prof. Antonio Occhiuzzi
- Prof. Vincenzo Pane
- Ing. Simone Puggelli
- Prof. Walter Salvatore
- Ing. Giuseppe Silvestri
- Ing. Roberto Tartaro.
Gli obiettivi delle linee guida saranno quelli di definire ed uniformare i criteri per il monitoraggio, la valutazione della sicurezza strutturale e la classificazione del rischio dei ponti esistenti, anche in considerazione del transito dei mezzi eccezionali; individuare i criteri di analisi di rischio per l’individuazione delle priorità di intervento e divenire uno strumento di ausilio per fornire raccomandazioni ai fini della definizione di piani e programmi di manutenzione straordinaria delle infrastrutture e in particolare delle opere d’arte.
Non tutti i ponti saranno sottoposti alla medesima modalità di verifica e monitoraggio, che al contrario sarà attuata a seconda delle specificità di ciascuna opera. Il Documento prevede sei livelli differenti con grado di approfondimento e complessità crescenti.
- Il Livello 0: censimento di tutte le opere (caratteristiche principali, raccolta della documentazione disponibile).
- Il Livello 1: esecuzione di ispezioni visive e il rilievo dello stato di degrado e delle principali caratteristiche strutturali e geometriche di tutte le opere.
- Il Livello 2_ individuazione della classe di attenzione dei ponti, sulla base di parametri di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione, determinati elaborando i risultati ottenuti dai livelli precedenti. In funzione di tale classificazione, si procede quindi con uno dei livelli successivi.
- Il Livello 3: esecuzione di valutazioni preliminari (più economiche e speditive di quelle del successivo Livello 4), per ponti con Livello di Attenzione Medio o Medio-Alto con grado di dettaglio e accuratezza maggiore rispetto alle valutazioni eseguite nel Livello 2.
- Il Livello 4: esecuzione di valutazioni accurate sulla base di quanto indicato dalle Norme Tecniche vigenti, definendo differenti livelli di adeguatezza, operatività e transitabilità.
- Il Livello 5: da applicarsi ai ponti considerati di rilevanza strategica all’interno della rete stradale, valutati particolarmente significativi dagli enti gestori o comunque di cui è utile svolgere analisi più sofisticate quali quelle di resilienza, valutando l’interazione tra la struttura e la rete stradale di appartenenza e le conseguenze di un’interruzione dell’esercizio del ponte sul contesto socio-economico in cui esso è inserito.
Tramite le Linee Guida saranno determinate le modalità per realizzare il censimento delle opere, l’esecuzione dei sopralluoghi e delle indagini nonché la individuazione della classe di attenzione in funzione dei rischi rilevanti, strutturale-geotecnico, sismico, alluvioni e frane, declinati in 5 gradi (Basso, medio-Basso, Medio, Medio-Alto, Alto) e per consentire un primo livello decisionale, ovvero per definire le priorità per l’esecuzione delle eventuali operazioni di verifica, di monitoraggio e di intervento tutti i rischi raranno riuniti in un’unica classe di attenzione.
In ogni caso, si dovrà tenere sempre conto delle classi di attenzione risultanti dalle valutazioni separate delle diverse tipologie di rischio, in modo da indirizzare e approfondire tali indagini, controlli e verifiche dove e come necessario. Questi devono servire alla valutazione accurata degli aspetti legati specialmente ai più gravosi livelli di attenzione ottenuti, oltre che alla valutazione del comportamento globale dell’opera.