In vista della demolizione del troncone Est del ponte Morandi di Genova, ecco che nel capoluogo ligure tutto viene predisposto al fine di evitare la dispersione di sostanze nocive nell’aria. Da ieri (10/6) sul moncone sono presenti le vasche d’acqua ricavate dai new jersey e posizionate sopra l’impalcato all’altezza di 45 metri.
Si tratta di “contenitori” lunghi all’incirca una ventina di metri per un metro e mezzo di larghezza, con una larghezza di ricaduta intorno ai 22 metri. Le vasche verranno fatte saltare nello stesso istante in cui saranno fatte esplodere le cariche esplosive sopra la pila. Intanto sono in via di completamento i cumuli di detriti sottostanti le pile 10 e 11 per assorbire le vibrazioni causate dal crollo.
Il ruolo che avranno i detriti sarà quello di agire come dei “cuscinetti smorzanti” e sono stati acquistati appositamente perché necessitano di caratteristiche particolari (capacità di assorbimento di energia cinetica di caduta e impatto al suolo). Al di sotto di questi cumuli è stato posizionato uno strato di separazione costituito da tessuto non tessuto per trattenere le acque di caduta. Il materiale sarà applicato anche sopra ai detriti affinché le polveri siano totalmente contenute.
Nel frattempo, in linea con quanto previsto dal cronoprogramma, sono in via di installazione i ponteggi con le reti di protezione e le cosiddette “vesciche” piene d’acqua posizionate sulle gambe delle pile. Le “vesciche” sono considerate la prima barriera per mitigare le polveri proprio perché applicate vicino ai fori da mina dentro ai quali saranno posizionate le cariche esplosive.