La progettazione di uno spazio outdoor, sia esso un parco o un giardino pubblico o privato, richiede competenze ampie e diversificate, che non riguardano solo gli aspetti edilizi e architettonici, ma investono anche altri ambiti, quelli agronomici, botanici, climatici e idraulici. Occorre considerare le caratteristiche del terreno e del contesto in cui lo spazio è inserito, gli aspetti climatici specifici, le specie vegetali più indicate a coesistere con quelle già presenti, la pavimentazione, il sistema di irrigazione, quello di illuminazione e l’organizzazione degli spazi. Nulla dev’essere lasciato al caso. Tutti questi aspetti, infatti, concorrono alla definizione di uno spazio vitale che viene progettato in funzione delle esigenze del cliente, personalizzando le scelte botaniche e quelle dei materiali di eventuali aree attrezzate in modo da valorizzare le preesistenze. È quanto accaduto nella progettazione di un giardino posto sul retro di un’abitazione privata nella periferia di Ferrara, nel quale la presenza di alcuni alberi di cedro di grandi dimensioni, piantati dalla proprietà anni addietro, è diventata l’elemento caratterizzante il progetto, affidato dai proprietari all’ingegner Gianluca Facco di Horti Outdoor, un marchio dell’impresa Ro.Da. srl di Campodarsego (Pd), specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di giardini e terrazze. L’azienda fornisce un servizio chiavi in mano che comprende anche una proposta botanica, selezionando le piante e le essenze in funzione delle esigenze del cliente, dell’esposizione del giardino e delle zone di sole e di ombra presenti.
“Nella progettazione di questo giardino abbiamo voluto preservare le sensazioni e i colori interpretando al meglio il genius loci. Tutto il progetto è volto alla valorizzazione di un ambiente che ha impiegato molti anni a realizzarsi, nel quale, oltre trent’anni fa, sono state piantumate delle piante di cedro a cui i proprietari sono particolarmente affezionati. Il nostro intervento si inserisce negli spazi lasciati liberi dalla natura affinché possa continuare la sua attività indisturbata”, dichiara Facco.
L’organizzazione del giardino retrostante l’abitazione privata prevede la predisposizione di uno spazio polifunzionale attrezzato di circa 120 mq pensato per ospitare un’area living, un’area barbecue, una zona prendisole, una legnaia e un ricovero per gli attrezzi. Nell’ottica di rispettare le preesistenze arboree si è reso necessario optare per una pavimentazione che consentisse la massima personalizzazione, con un impatto minimo sul giardino, che garantisse una matericità che ben si sposasse con il contesto rurale in cui è inserita l’abitazione, che è sita nella campagna circostante la città di Ferrara, e richiedesse una manutenzione minima. Si è scelto di realizzare una pavimentazione in calcestruzzo drenante per la quale è stato impiegato i.idro DRAIN di colore bianco fine in sacco di Heidelberg Materials (ricordiamo che da ottobre 2023, Italcementi e Calcestruzzi sono confluite nel nuovo brand Heidelberg Materials).
“La possibilità di utilizzare un materiale “plastico” come il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN – spiega Facco – ci ha permesso di progettare forme organiche ispirate dalla conformazione del giardino e dalle piantumazioni, caratterizzate da linee morbide ma nette che definiscono uno spazio senza tempo.
Essendo, grazie alla sua alta percentuale di vuoti, anche un materiale fortemente drenante, sostenibile per l’ambiente e perfettamente integrabile nell’ambiente naturale, i.idro DRAIN si è rivelato particolarmente adatto allo scopo perché ha consentito la modellazione di un’area che si integra nel verde senza alcun vincolo e interferenza di cordoli e pendenze, permettendo di organizzare e strutturare al meglio uno spazio pienamente fruibile e totalmente inclusivo, che rispetta in massima misura le esigenze del cliente”.
Le scelte progettuali e le caratteristiche del materiale drenante Un’accurata selezione degli aggregati e l’azione del legante cementizio realizzano una matrice ad elevata percentuale di vuoti interconnessi che consente al materiale di raggiungere una capacità drenante 100 volte superiore a quella di un normale terreno. Dal punto di vista funzionale, le pavimentazioni realizzate con i.idro DRAIN offrono un sistema alternativo per la gestione delle acque meteoriche, favorendo il drenaggio naturale, preservando la permeabilità del suolo e dando vita, mediante forma e colore, ad uno spazio strutturato e quindi fruibile in tutte le stagioni dell’anno che si integra perfettamente nell’ambiente circostante. La caratteristica drenante del materiale, infatti, consente di evitare, nelle stagioni fredde, la formazione di pozzanghere e di lastre di ghiaccio, mentre nelle stagioni calde, abbatte efficacemente l’isola di calore, grazie ad un valore di SRI, Indice di Riflettanza Solare, che risulta sempre maggiore di 29, valore minimo stabilito dai CAM per le superfici esterne, rendendo più fresche e vivibili le aree in cui viene impiegato e contribuendo alla riduzione del calore (fino a 30 gradi rispetto ad una tipica pavimentazione in asfalto nei luoghi fortemente urbanizzati).
“Essendo il giardino esposto a sud, rispetto ad altri materiali e soluzioni cementizie, questa proprietà della soluzione drenante i.idro DRAIN ha consentito di limitare l’accumulo di calore e di realizzare una superficie pavimentata che rimarrà “fresca” anche quando esposta all’irraggiamento solare, manifestando un basso innalzamento di temperatura. La scelta della colorazione bianca del prodotto, inoltre, contribuisce ulteriormente alla riduzione dell’effetto isola di calore e consente di illuminare e ampliare lo spazio che, essendo presenti delle alberature molto alte, risulta in parte ombreggiato. In più, dal momento che l’orientamento del giardino consente di ammirare sia l’alba che il tramonto, il colore bianco della pavimentazione permette di esaltare la continua mutazione di riflessi prodotta dalla luce solare nell’arco della giornata, da quella più calda e dai toni più gialli, delle ore mattutine e pomeridiane, a quella più fredda del resto della giornata”, afferma Facco.
Ogni area della superficie attrezzata ha la protezione adeguata all’uso e alle caratteristiche specifiche previste, dal living al barbecue e alla zona prendisole. Sono state realizzate delle aiuole interrate e fuori terra destinate ad ospitare le essenze arboree prescelte. Inoltre, sono stati previsti dei cerchi di grandi dimensioni intorno alle piante preesistenti, successivamente riempiti con del ghiaino, in modo da garantire l’ossigenazione dell’apparato radicale delle alberature da preservare, mentre lungo tutto il perimetro e in corrispondenza dei bordi delle aiuole e dei gradini presenti nell’area, è stata realizzata una casseratura a perdere in acciaio corten che consentisse il contenimento del prodotto e desse continuità alla pavimentazione, introducendo un elemento di modernità. “Grazie ad alcuni accorgimenti tecnici abbiamo preservato la salute delle piante e creato uno spazio con diverse stratificazioni: l’occhio è catturato dal movimento, si creano zone nascoste da scoprire e angoli intimi in un’area confinata. Un uso sapiente dell’illuminazione, realizzata con dei faretti a luce calda incassati nella pavimentazione in corrispondenza delle piante di cedro, ha consentito di valorizzare, anche di notte, l’elemento intorno al quale ruota tutta la progettazione. Tutto questo è stato possibile grazie al prodotto i.idro DRAIN che è stato in grado di sostenere e dare concretezza all’idea sulla quale si basava il progetto, quella della valorizzazione dei grandi alberi di cedro presenti, consentendoci di realizzare una pavimentazione di grande valore estetico, che risponde in pieno alle aspettative della proprietà”.
La posa del calcestruzzo drenante La posa di i.idro DRAIN è stata eseguita da i.build, la business unit calcestruzzi di Heidelberg Materials specializzata nelle pavimentazioni, mentre la predisposizione dell’area per la posa della pavimentazione drenante è stata realizzata dall’impresa Ro.Da. srl, seguendo i consigli forniti dai tecnici di i.build.
Nell’area interessata dall’intervento, si è proceduto dapprima all’asportazione del terreno e successivamente alla rullatura della superficie, sulla quale è stato posato uno strato di materiale stabilizzato dello spessore medio di circa 15 cm che è stato fatto riposare 40 giorni. Sulla superficie così ottenuta, è stato gettato uno strato di i.idro DRAIN in sacco avente uno spessore medio di 9 cm.
“Per la realizzazione della pavimentazione sono stati forniti 15 bancali, circa 18-19 ton, di i.idro DRAIN bianco fine in sacco – afferma Guido Mastrobuono, referente commerciale di Heidelberg Materials – ed è stata impiegata una squadra formata da 4 persone che in una giornata di lavoro ha completato la posa”.
“Come i.build, – conferma Marco Sandri, Product Manager per le Pavimentazioni di Heidelberg Materials – siamo in grado di affiancare e supportare il progettista e l’impresa dalla proposta iniziale all’acquisizione, fino alla gestione ed esecuzione del cantiere, offrendo un continuo confronto con i tecnici di Heidelberg Materials, in un’ottica di problem solving, che ha sempre consentito di trovare la soluzione tecnica più idonea per la risoluzione di ogni problematica di cantiere, con l’obiettivo di migliorare la durabilità e la qualità dell’opera. Quello di i.build è un nuovo approccio, che va oltre la mera esecuzione dell’opera in cantiere, spingendosi ad una collaborazione a 360° con tutti gli attori che concorrono alla realizzazione dell’opera – committenza, pubblica o privata, progettisti e impresa – dalla fase progettuale alla scelta dei materiali, dalla finitura superficiale sino alla posa in opera in cantiere per il raggiungimento di un obiettivo comune improntato alla sostenibilità ambientale, la generazione di valore urbano e al miglioramento della vivibilità cittadina, tre aspetti che sono alla base dell’approccio di Heidelberg Materials al mercato, grazie a prodotti che ogni giorno contribuiscono alla trasformazione e al rinnovamento”. Questo è uno dei grandi vantaggi nell’uso di questo prodotto.
“Aver preservato e migliorato la capacità drenante dell’area soggetta all’intervento, infatti, avrà notevoli benefici a lungo termine sulla durabilità delle opere eseguite e sulla effettiva salute delle essenze arboree, sia quelle di nuova piantumazione sia quelle che costituiscono un tratto peculiare del questo giardino”, conclude Gianluca Facco.