Erano le nove del mattino di oggi, venerdì 16 febbraio, quando una trave di cemento è crollata all’interno del cantiere Esselunga di via Mariti, nella periferia di Firenze. La struttura ha impattato inesorabilmente su almeno 8 operai, impegnati a lavorare come in qualsiasi mattinata lavorativa. Il boato è stato avvertito dai negozianti e residenti dell’area attorno al cantiere, alcuni dei quali hanno assistito alla scena del crollo, che ha sollevato un muro di polvere impressionante e generato un rumore e una scossa simili ad un evento sismico di lieve entità.
Il bilancio è attualmente di due morti accertati, ma ci sarebbero almeno altri due feriti gravi oltre a tre o quattro persone ancora intrappolate nell’incubo di macerie. Nel cantiere lavorano, a pieno regime, circa duecento persone.
Le informazioni sono state rese note dal corpo dei vigili del fuoco e dall’Asl Toscana che è intervenuta immediatamente insieme alle squadre Usar, attivate nell’ambito delle maxi-emergenze.
Subito sul posto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Ancora da accertare la dinamica che ha portato alla tragedia, ma dalle prime ricostruzioni sembra che la trave, lunga 20 metri che reggeva un solaio, si sia spezzata e sia crollata così sugli operai che non hanno potuto mettersi in salvo. La situazione è in continuo aggiornamento.