Continuano gli sforzi per completare la messa in sicurezza e demolizione dello svincolo autostradale di Lainate, ormai dimesso, sul tratto di competenza della A8, alle porte di Milano.
La società committente Amplia Infrastructures, leader in Italia per la realizzazione di infrastrutture complesse, si è rivolta nuovamente a Mammoet Italia per intervenire su una sezione del sovrappasso, costituita da una campata in acciaio, con relativa soletta in cemento armato. L’operazione si presentava complessa, in quanto il tratto da rimuovere aveva un peso di circa 530 tonnellate, per una lunghezza di 46 metri, largo 13, ma la filiale italiana del gruppo globale Mammoet BV ha maturato negli anni una grande esperienza in questo genere di interventi. Già nel 2021, infatti, Mammoet Italy portò a termine un lavoro analogo, sul medesimo svincolo della rete nazionale autostradale, realizzando un eccellente risultato in termini di efficienza ed efficacia.
La strategia vincente è stata ancora una volta quella dell’utilizzo combinato dei carrelli SPMT e delle torri idrauliche MJS 300.
Gli operatori specializzati hanno piazzato innanzitutto quattro strutture di sostegno e trasporto in prossimità degli appoggi della struttura, montate su due treni di carrelli modulari semoventi, ognuno di essi costituito da due moduli a sei assi. Una volta predisposto il tutto, alle ore 22 sono iniziati i lavori di taglio dei vincoli, sugli appoggi alle estremità della campata. Il tempo di taglio ha portato le lancette dell’orologio sulle 22.50, quindi è iniziata successivamente la rimozione delle banchine laterali dall’impalcato, operazione terminata alle 23.42.
Grazie alla loro qualità di elevarsi ed abbassarsi rispetto la piano di marcia normale delle ruote, i due carrelli SPMT si sono alzati, in maniera asimmetrica, rispettivamente di 15 e 20 centimetri, per poter allineare la campata, originariamente in leggera pendenza, svincolando così completamente l’impalcato.
Una volta libera, la struttura è stata quindi traslata fino a raggiungere l’area designata per la demolizione, dove è stata appoggiata sulle quattro torri MJS 300, i grandi martinetti idraulici, basati su un sistema a cassette d’acciaio, capaci di sollevare ed abbassare grandi carichi in piccoli spazi.
L’impalcato è stato abbassato fino a posarsi su plinti appositamente predisposti a 1,8 metri di altezza, così da consentire la demolizione in totale sicurezza. Era da poco passata la mezzanotte quando la rimozione della struttura dalla sede autostradale è terminata, mentre il successivo abbassamento è stato effettuato la mattina successiva, in sole 4 ore di lavoro.
È la seconda volta che Mammoet Italia si avvale della tecnologia a torri MJS per gli interventi sullo svincolo di Lainate. Questa metodologia, preferita rispetto al tradizionale ricorso alle gru, è stata in origine sviluppata per operare sulle chiatte da carico, ma le sue caratteristiche si sposano molto bene con una svariata serie di impieghi di sollevamento tailor-made.
“Questo intervento, preciso e rapido, ci soddisfa per due motivi – commenta Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy – In primo luogo, si tratta di una seconda commessa da parte di un cliente importante in un settore, l’ingegneria delle infrastrutture di trasporto, dove la nostra azienda in Italia ha un track record meno evidente di quello in altri ambiti. In secondo luogo, rappresenta una sintesi in scala ridotta della nostra metodologia di approccio ai lavori di modifica alle infrastrutture di scavalcamento, come ponti e viadotti, sia in fase di costruzione che di demolizione. Si tratta della ormai per noi consolidata metodologia Rapid Bridge Replacement, che utilizza tutte le più avanzate tecnologie disponibili per effettuare lavori in tempi rapidissimi e con la minima interferenza sull’utilizzo dell’infrastruttura. Se impiegata in modo sistematico la RBR permetterebbe di completare molto più velocemente una parte significativa degli interventi infrastrutturali ora in corso in Italia”.