Dei cantieri in cui la Nuova Pilosio ha montato un ponteggio elettrico, uno dei più prestigiosi è senz’altro quello della facciata delle Procuratie Nuove in piazza San Marco a Venezia in cui è in fase di completamento un intervento di messa in sicurezza della facciata. I lavori di breve durata riguardano, per la precisione, il “Pronto intervento per la verifica mediante ispezione generale e messa in sicurezza” di una decina di campate.
Anziché nascondere la facciata dietro alle impalcature, l’impresa veneziana Lithos ha preferito una soluzione meno invasiva scegliendo un ponteggio autosollevante con impatto visivo molto basso sulla facciata stessa. La scelta a favore di un ponteggio elettrico è stata rafforzata anche da altri fattori non meno importanti per un cantiere situato in una città d’arte con numerosi vincoli: minore occupazione degli spazi a terra, minima interferenza con le numerose attività commerciali, numero esiguo di elementi da trasportare via acqua e a piedi attraversando Piazza San Marco rispetto ad un ponteggio e il vantaggio per l’impresa di trasportare in altezza persone e attrezzature in modo più agevole e sicuro.
In più, sono stati studiati accorgimenti specifici. La divisione dell’intervento in due lotti ha consentito di poter utilizzare un’attrezzatura maneggevole medio/leggera da spostare dal primo al secondo lotto. La scelta degli ancoraggi a spinta è stata seguita per non danneggiare la facciata con fori e ancoraggi a cravatta. Inoltre, è stato adottato un piano di lavoro con tavolato multistrato antisdrucciolo trattato per esterno al posto del pianale metallico, vista la forte umidità della città lagunare. Infine, per non interrompere il passaggio continuo tra il famoso Caffè Florian e i tavolini in Piazza, è stato creato un sottopasso che agevola la circolazione di turisti e addetti alle attività commerciali mentre il ponteggio autosollevante si arresta a una quota di circa 3 m. Il tunnel è stato realizzato in ponteggio MP Multidirezionale – con larghezza 1,5 m, lunghezza 5 m e un’altezza utile di passaggio di 2,65 m – mentre i restauratori accedono al piano di lavoro tramite una torre scala in MP posta in corrispondenza della porta di accesso del gruppo di sollevamento.
In questo cantiere, è stato scelto il modello ESI di portata medio/leggera, il più piccolo della gamma che comprende anche i modelli Cosmos di portata media/pesante ed ESA di portata pesante. Il ponteggio autosollevante ESI può raggiungere una lunghezza di 26,6 m, con sbalzi verso la parete fino a 1,2 metri per compensare rientranze e sporgenze dell’edificio e con capacità di carico fino a 2.800 kg. Il movimento è ottenuto dall’accoppiamento di pignone e cremagliera azionati da motoriduttori elettrici. È facile da movimentare, montare e smontare e occupa a terra lo spazio corrispondente alle sole due basi con gruppo motore mentre tutto il piano di calpestio può essere tenuto sollevato per lasciare libero accesso a negozi e attività. Adatto per spazi stretti e centri storici, ha un piano di calpestio largo 1,00 metro permettendo agli operatori di avere un’area sufficiente per eseguire le lavorazioni in maniera confortevole. È fornito di serie con un telaio di base con ruote per la traslazione, bracci stabilizzatori regolabili per assicurare la massima stabilità e con i seguenti dispositivi di sicurezza: motoriduttori auto-frenanti, discesa di emergenza manuale, relè controllo fasi, finecorsa superiore/inferiore, dispositivo di arresto meccanico superiore/inferiore, dispositivo di prossimità anticaduta (rileva la presenza di eventuali ingombri), finecorsa di sicurezza per le porte di accesso e segnale acustico di movimento.