Con la produzione dell’ultimo concio, avvenuta sabato 19 luglio 2025, si è ufficialmente conclusa l’attività di prefabbricazione dei rivestimenti in calcestruzzo per il lotto di costruzione H41 Sillschlucht–Pfons, parte del progetto della Galleria di base del Brennero. Il sito produttivo era stato attivato a febbraio 2023 in prossimità del portale sud di Ahrental, in Austria, con l’obiettivo di garantire continuità logistica e qualità industriale nella realizzazione degli anelli di rivestimento delle due canne principali della galleria ferroviaria.
In circa diciassette mesi di attività, lo stabilimento ha sfornato 59.066 conci prefabbricati, equivalenti a 8.438 anelli completi, con una media di 90 elementi al giorno. Ogni concio è costituito da calcestruzzo armato e pesa circa 10 tonnellate. Il volume totale di calcestruzzo impiegato supera i 230.000 m³, mentre l’armatura in acciaio ha richiesto circa 19.000 tonnellate di materiale.

L’assenza di un collegamento ferroviario diretto al sito di Ahrental ha portato il raggruppamento temporaneo d’imprese ARGE H41 (costituito da Implenia e Webuild) a optare per una produzione direttamente in loco. Una scelta dettata non solo da motivazioni logistiche, ma anche da una precisa volontà di ridurre il traffico su gomma e il relativo impatto ambientale. La produzione interna ha infatti evitato circa 29.500 viaggi in camion, limitando il trasporto esterno a poco più di 3.000 corse, necessarie unicamente all’approvvigionamento di aggregati e acciaio.
La linea di produzione è stata organizzata secondo un sistema a carosello suddiviso in fasi successive: casseratura, inserimento armatura, getto, vibrazione, maturazione e stoccaggio. Il controllo della qualità è stato garantito da un sistema di monitoraggio continuo dei parametri di produzione e delle condizioni ambientali interne al capannone.
Una volta stagionati, i conci venivano movimentati con veicoli speciali fino al fronte di avanzamento, dove le TBM Ida e Lilia provvedono alla posa in opera come rivestimento definitivo. Le due frese meccaniche, avviate nell’estate 2023, hanno già completato oltre 17 chilometri di scavo, avanzando nel tratto che collega il lotto H41 a quello adiacente H53 Pfons–Brennero.

Dal punto di vista ambientale e logistico, la scelta di produrre in prossimità del cantiere ha rappresentato un modello operativo virtuoso. Come sottolineato da Romed Insam, project manager per ARGE H41, “l’eliminazione di decine di migliaia di viaggi su strada ha contribuito a contenere le emissioni e a ridurre l’impatto del cantiere sulle comunità locali”.
Anche Marco Reith, responsabile di progetto per Implenia, ha evidenziato il valore dell’approccio integrato adottato: “La produzione interna ha garantito standard qualitativi elevati, sfruttando la sinergia tra committenza, imprese esecutrici e fornitori locali”. Una parte del capannone industriale verrà riutilizzata, a produzione completata, per la realizzazione delle gabbie di armatura.
Il caso Ahrental rappresenta una delle più significative esperienze recenti di integrazione tra prefabbricazione industriale e avanzamento meccanizzato in ambito infrastrutturale, non solo per i numeri in gioco, ma per la capacità dimostrata di coniugare efficienza produttiva, logistica sostenibile e controllo ingegneristico dell’intero ciclo.