Una task force di otto aziende, guidate dall’impresa Its Srl di Treviso, avrà il compito di censire 300 ponti entro il 2027. Una missione coordinata dalla Provincia di Piacenza, che si articola in due fasi operative. La prima (e più urgente) è finanziata con 722.000 euro e riguarda i 33 ponti che presentano le criticità maggiori. Questi saranno da verificare infatti entro il termine perentorio dell’anno in corso. Quattro di questi rappresentano un livello di rischio massimo, e si tratta del ponte sul Perino, lungo la provinciale 39 del Cerro, nei comuni di Coli e Travo, del ponte sulla Milano-Bologna, a Pontenure, del ponte sul Chiavenna a Cortemaggiore e del viadotto sul Trebbia in località Cerignale.
“Dopo il crollo del Morandi – ha dichiarato la consigliera provinciale Patrizia Calza – sono state definite nuove linee guida: i ponti al livello più alto vanno sottoposti a verifiche di sicurezza e analisi specifiche. I controlli garantiscono la sicurezza, ma senza risorse restano solo limitazioni al traffico”.