Si terrà a Padova, dal 2 al 4 settembre, la settima edizione della Historic Mortars Conference (HMC 2025), evento internazionale di ricerca relativo alle malte e ai leganti storici. Ad ospitare i circa 200 ricercatori attesi da quattro diversi continenti, sarà la sede dell’Università di Padova, che accoglierà il congresso mondiale dedicato allo studio, alla conservazione e al restauro dei materiali da costruzione antichi.
Durante la tre giorni sono previsti un totale di circa 150 interventi, che si svolgeranno al Palazzo del Bo e a Palazzo Maldura, insieme a quattro lezioni magistrali. La conferenza è patrocinata da RILEM ed è organizzata congiuntamente dall’Università di Padova, dal Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale – da CNR-ICMATE e dall‘Associazione Italiana di Archeometria.
L’incontro affronterà con un approccio estremamente tecnico lo studio delle tecnologie costruttive antiche, l’analisi scientifica delle malte, le problematiche di conservazione e la progettazione di materiali compatibili con il restauro. Spazio anche a sessioni su nuovi materiali da costruzione ispirati al patrimonio storico, con un approccio legato all’archeometria e alla sostenibilità.

“Hmc 2025 costituirà un’ottima occasione di incontro per i ricercatori e gli specialisti impegnati nell’ambito di studio delle malte e dei leganti storici – hanno dichiarato i co-chair Michele Secco (Università di Padova) e Cristina Tedeschi (Politecnico di Milano) –. L’apertura dell’evento alla comunità scientifica, accademica e professionale offrirà un ambiente favorevole allo scambio di idee e metodologie utili per lo sviluppo della ricerca nel settore delle costruzioni, con ricadute sia sul restauro che sull’edilizia in generale”.
Sono previste quattro relazioni di apertura. Durante la prima, il 2 settembre, che si svolgerà in Aula Magna al Palazzo del Bo, la professoressa Marie D. Jackson (Università dello Utah) parlerà dei calcestruzzi romani e della loro relazione con l’economia circolare. Seguirà l’intervento di Carlos M. Rodríguez-Navarro (Università di Granada) che proporrà un intervento sulle formulazioni sostenibili ispirate alle malte storiche. Mercoledì 3 settembre, a Palazzo Maldura, Ioanna Papayianni (Università Aristotele di Salonicco) si concentrerà sulla durabilità delle malte a base di calce confrontate con i cementi moderni. Mentre, giovedì 4 settembre, sempre a Maldura, Gilberto Artioli (Università di Padova) proporrà una revisione critica dello sviluppo dei leganti antichi e delle metodologie di studio più recenti.