Dopo anni di attesa finalmente il nuovo padiglione materno infantile sta prendendo forma. Il nuovo ospedale Maternità e Infanzia di Reggio Emilia, dedicato alle specializzazioni di ostetricia, ginecologia, pediatria, neonatologia, ed alla ricerca e alla formazione, ha visto nelle scorse ore il completamento della platea di fondazione.
Al termine delle precedenti fasi dei lavori, che hanno incluso la realizzazione della nuova area parcheggio, degli scavi e la rimozione dei beni archeologici con relativa conservazione dei reperti più significativi sotto la sorveglianza della Soprintendenza di Bologna, sono stati gettati a fine della scorsa settimana circa 1.600 metri cubi di calcestruzzo per il completamento della platea. Il Mire si eleverà, come noto, su 4 piani più il piano seminterrato e sarà sormontato da un ’giardino d’inverno’, con una superficie totale di 17.428 metri quadrati. Nei prossimi mesi, si procederà alla realizzazione dell’involucro esterno dell’ospedale ed al completamento dei piani destinati a ospitare il Pronto Soccorso ostetrico-ginecologico, la neonatologia, il blocco operatorio e altre unità specialistiche.

Sono già stati previsti tutti i collegamenti funzionali con il complesso ospedaliero dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. Si concluderà quindi la fase di cantiere più complessa e proseguiranno le opere per la costruzione dei piani fuori terra. Hanno assistito ai lavori, tecnici e dirigenti dell’Ausl, rappresentanti di Curare Onlus, il sindaco Luca Vecchi, politici locali, il team di lavoro dell’ingegner Tiziano Binini, titolare del progetto, e i rappresentanti della ditta Allodi.

L’ospedale dovrebbe diventare operativo dal 2026 e sarà la “culla” di una struttura di eccellenza nazionale.