Superare le criticità rappresentate dalle interferenze di sottoservizi pre-esistenti, realizzando un sistema integrato per la creazione di un digital twin strutturale delle infrastrutture di rete, a beneficio delle imprese impegnate nei lavori di posa della banda ultralarga. Questo è l’obiettivo che è stato raggiunto con successo dal progetto di ricerca e sviluppo Trust, promosso da Comtel S.p.A., società specializzata nell’integrazione di tecnologie di ICT (Information and Communication Technology).
Cofinanziato da Smact Competence Center, il progetto è realizzato in collaborazione con la startup 10Sec, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il cuore del sistema è Trust-Eye, un dispositivo portatile che, inquadrando lo scavo, ricostruisce in tempo reale la sua struttura tridimensionale con precisione centimetrica, grazie a sensori avanzati e alla tecnologia di geolocalizzazione. I dati raccolti vengono poi inviati ad una apposita piattaforma cloud, denominata Trust-Mind, che consente di navigare un modello digitale accurato e duraturo dell’infrastruttura sotterranea.

È un sistema pensato per chi lavora in cantieri dove sono presenti reti e servizi come gas, luce, fibra, acqua e ha bisogno di sapere cosa è stato installato, dove e in che modalità. Le applicazioni sono molteplici: garantisce la tracciabilità degli impianti, aumenta l’efficienza della manutenzione e ottimizza gli interventi futuri. L’obiettivo è offrire ai clienti un sistema che non si limiti a fotografare lo stato di fatto, ma che renda le informazioni accessibili, tracciabili e utilizzabili nel tempo.
Il sistema utilizza una combinazione di sensori che consentono di documentare gli scavi in modo accurato e completo. Da un lato i sensori di profondità 2.5D, come i sensori a tempo di volo (ToF) che misurano la distanza degli oggetti dalla macchina, permettono di rilevare la forma e la struttura della trincea, restituendo una prima ricostruzione tridimensionale dello scavo.
Dall’altro le camere a luce visibile catturano immagini reali dell’area mostrando dettagli specifici delle superfici operative. Queste immagini integrano i dati tridimensionali con informazioni visive precise, permettendo di analizzare con ancora maggiore precisione lo stato dello scavo e di documentare visivamente ogni elemento presente.
Per posizionare i dati nello spazio con accuratezza, il sistema sfrutta la tecnologia GPS, combinata con giroscopi e accelerometri per determinare l’orientamento preciso durante l’acquisizione dei dati.

Le prime stime ipotizzano una riduzione dei tempi di raccolta e documentazione dei dati tra il 10% e il 20%, con conseguente diminuzione dei costi operativi e miglioramento della sicurezza nei cantieri. Anche a lungo termine, la disponibilità di una documentazione digitale precisa consentirà interventi di manutenzione più rapidi ed efficaci, riducendo i costi medi fino al 10% per ciascun intervento.
Le prospettive future di Trust includono l’utilizzo in Smart City, la manutenzione predittiva, la gestione delle reti e lo sviluppo di digital twin, favorendo inoltre l’interoperabilità tra diversi enti.
“Ricerca e innovazione sono capisaldi della nostra strategia. Grazie a simili progetti riusciamo a migliorare ed efficientare operazioni quotidiane, consentendo screening dettagliato e preventivo, garantendo maggiore sicurezza e produttività – commenta Fabio Lazzerini, CEO Comtel – Trust apporterà benefici significativi, rappresenta infatti un modello di eccellenza elaborato con la collaborazione di un partner di primissimo livello”.





















