Integrando SPMT e sollevamenti in tandem, grazie all’utilizzo di una Liebherr LTM
1750 e di una Terex Demag AC 500, Autovictor ha proceduto con successo, in tempi
rapidi e in assoluta sicurezza, all’installazione del ponte Calà del Moro, a Bagnolo di
Po, in provincia di Rovigo
A meno di un anno dalla demolizione del vecchio ponte di Cala del Moro, in provincia di Rovigo, la maestria ingegneristica di Autovictor ha condotto al varo della nuova infrastruttura viaria, un’opera indispensabile per migliorare la navigabilità lungo l’idrovia
Fissero-Tartaro-Canalbianco che collega Mantova all’Adriatico, potenziando il trasporto fluviale di merci e persone e ottimizzando l’intero sistema idroviario interno. I lavori hanno comportato l’innalzamento del tirante d’aria da 5,21 a 6,7 m, eliminando uno dei principali ostacoli alla navigazione stessa. L’opera, per un investimento di spesa compreso in sette milioni di euro, entrerà pienamente in funzione nel secondo semestre del 2026 e rientra in un progetto più ampio che include anche il rialzo del ponte di Trecenta. Nel suo complesso, l’intervento di riqualificazione è teso a garantire varie dinamiche: l’aumento della sagoma di transito sottoponte, mediante il rialzo della quota dell’impalcato; il superamento delle attuali limitazioni in altezza, che ostacolano il passaggio di unità fluviali di medio/grande tonnellaggio; infine, il miglioramento della sezione idraulica navigabile, ampliando la luce libera tra pile e spalle e agevolando le manovre in sicurezza dei convogli. Il sollevamento è stato eseguito da Autovictor con l’uso di due gru telescopiche e di due carrelli SPMT.

Un intervento complesso
Il nuovo ponte a campata unica è costituito da due travi arcuate con altezza variabile (da 1.800 mm a 3.200 mm in mezzeria), ciascuna delle quali da 59 m di lunghezza e un peso di 115 t, i cui conci, prefabbricati in officina, sono stati assemblati in cantiere in un’area dedicata. I due carrelli SPMT a sei assi di Autovictor, da 48 t di portata, sono stati utilizzati per il trasporto delle travi in cantiere, mentre la Liebherr LTM 1750-9.1 è stata impiegata sulla spalla di lancio e la Terex Demag AC500-2 è stata utilizzata sulla spalla di arrivo. La LTM 1750, con portata da 750 t, è stata configurata con Superlift TY e 204 t di zavorra; la Demag AC 500 è stata allestita con Superlift e 160 t di zavorra.
“Il progetto ha previsto l’installazione in tandem di due conci prefabbricati in acciaio, realizzati fuori opera, successivamente movimentati e posizionati in cantiere con l’impiego combinato dei carrelli modulari semoventi SPMT e delle due gru – ci spiega Alessandro Gino, direttore operativo di Autovictor – Il nostro team ha eseguito il primo sollevamento
movimentando una delle spalle del ponte mediante l’impiego di carrelli modulari SPMT a 12 assi complessivi (2 moduli da 6 assi). Una volta caricata la prima sezione sul sistema SPMT, è intervenuta la Liebherr LTM 1750; tramite golfari centrali precedentemente installati sul concio, la gru ha effettuato il sollevamento parziale, liberando uno dei due carrelli SPMT. Il secondo carrello si è quindi posizionato per ricevere e sostenere il concio in tandem con la LTM 1750. In questa configurazione, la sezione del ponte è stata traslata verso la sponda opposta, mantenendo la stabilità attraverso il supporto congiunto della gru e del carrello semovente. Giunta in prossimità della riva opposta, gli operatori Autovictor hanno proceduto con l’aggancio alla AC 500, utilizzando una piattaforma aerea per operare in sicurezza sui punti di ancoraggio predisposti. A questo punto il concio è stato temporaneamente riappoggiato sul carrello SPMT, mentre la AC 500 ha continuato a garantire la tenuta strutturale, fungendo da sostegno statico in fase di transizione. La LTM 1750 è stata quindi sganciata dai golfari centrali, per essere riagganciata agli attacchi di estremità della stessa sezione. In questa configurazione, è stato eseguito il tandem lift tra la LTM 1750 e la AC 500, permettendo il posizionamento preciso della prima sezione del ponte”. La medesima procedura è stata seguita anche per la movimentazione del secondo concio.

Integrare le tecnologie
Il progetto ha evidenziato la capacità di Autovictor di mettere in campo una combinazione di tecnologie avanzate per la movimentazione di grandi manufatti in spazi operativi limitati e in presenza di impegnativi vincoli morfologici, come la presenza di un corso d’acqua.
Nello specifico gli SPMT (Self Propelled Modular Transporters) di Autovictor hanno consentito la presa e la movimentazione dei conci in modalità precisa, autonoma e multidirezionale, grazie al sistema di sterzata elettronica e all’indipendenza di ciascun asse. Il sistema ha infatti permesso di effettuare traslazioni, rotazioni e riposizionamenti con elevata accuratezza. Delicato anche il tiro in tandem, che rappresenta una delle operazioni più critiche nei grandi sollevamenti. La combinazione della LTM 1750-9.1 e della AC 500 ha permesso un controllo bilanciato dei carichi durante tutte le fasi del posizionamento. Entrambe le gru sono state calcolate in anticipo in termini di diagrammi di carico, sbracci, reazioni al suolo e coordinate operative, garantendo la massima efficienza e sicurezza nel trasferimento delle sezioni da una sponda all’altra. Da segnalare come il perfetto coordinamento tra gli operatori delle due gru – ottenuto anche grazie
all’ausilio di un sistema radio costante e una continua supervisione tecnica – sia stato determinante per il successo dell’intervento. Infine va evidenziato come la movimentazione di carichi sospesi e l’interazione simultanea tra più mezzi richiedono una pianificazione meticolosa in termini di sicurezza operativa. Ogni fase dell’intervento è quindi stata eseguita nel rispetto dei più alti standard HSE.

Autovictor al GIS 2025
Tra i protagonisti del GIS 2025 (le Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali che si terranno a Piacenza Expo, nella loro decima edizione, dal 25 al 27 settembre prossimi) Autovictor rivelerà in fiera una partecipazione che non è esagerato
definire “straordinaria” anche grazie al raddoppio degli spazi espositivi – segno concreto della crescita dell’azienda in termini di attività, servizi e risultati economici.
Nell’area interna (Pad.1 Stand B110-C147), i visitatori troveranno uno stand completamente rinnovato e dedicato alla divisione HSE Academy & Consulting. “Si tratta di un progetto ambizioso che nasce con l’obiettivo di supportare imprese e professionisti attraverso percorsi formativi certificati e servizi di consulenza specializzata in materia di salute, sicurezza sul lavoro e tutela ambientale – conferma Alessandro Gino – Questa business unit rappresenta per noi un’evoluzione naturale, coerente con il nostro impegno costante verso l’eccellenza operativa e il valore umano in cantiere”.


L’area esterna (L80), di oltre 250 metri quadrati, invece è stata pensata per un’accoglienza dei visitatori secondo accezioni di immagine e promozione al massimo livello. “Questo spazio rappresenta il cuore pulsante della nostra presenza al GIS 2025, dove sarà possibile
ammirare da vicino alcuni tra i mezzi più iconici e performanti della nostra flotta, tra cui i nostri carrelli modulari semoventi e alcune gru di grande tonnellaggio, protagoniste indiscusse di operazioni complesse nei cantieri più sfidanti d’Italia – commenta Costanza Palermo, Marketing & Corporate Affairs Manager di Autovictor – Ma non si tratta solo di una vetrina tecnica: sarà un luogo di autentico incontro, progettato per favorire dialogo, confronto e connessioni tra operatori del settore, clienti storici, nuovi interlocutori, progettisti e decision maker della logistica industriale e del sollevamento”.
Uno spazio vivo, quindi, dinamico e accogliente, dove confrontarsi su progetti reali, ascoltare le esigenze del mercato, esplorare soluzioni su misura e condividere know-how tecnico con il nostro staff altamente specializzato. Un’agorà in cui tecnologia, esperienza e relazioni umane si fondono in una visione concreta di innovazione nel mondo del sollevamento e del trasporto eccezionale. “La nostra presenza al GIS 2025 non è solo un momento di visibilità – sottolinea ancora Costanza Palermo – Piuttosto, è l’espressione di un percorso di crescita strutturato e continuo, che ci ha portato a rafforzare la nostra offerta, ampliare i servizi e investire in nuove competenze. Una crescita che si riflette anche nei risultati economici, con un fatturato in costante incremento, sostenuto da una visione industriale solida e orientata al futuro”.