Nella sede dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, a Renate (MB), lo scorso 28 novembre si è tenuto il seminario tecnico “Prodotti e sistemi unici per durare nel tempo”. Valido per il conseguimento di tre crediti formativi professionali per gli iscritti all’Albo degli Ingegneri, il seminario – che ha avuto il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dell’Ordine degli Ingegneri di Monza e Brianza, dell’Ordine degli Ingegneri di Lecco, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como – ha indagato le frontiere del calcestruzzo: nuove tecnologie, ricerca, prodotti innovativi e applicazioni concrete. I lavori della giornata sono stati dedicati all’approfondimento tecnico del tema della durabilità delle costruzioni e della scelta dei materiali in grado di garantire prestazioni elevate nel tempo, con un ridotto impatto ambientale.

La giornata ha offerto l’opportunità di fare un esercizio (non sterile) di vera lucidità, mettendo in luce – come rimarcato nelle parole introduttive del geometra Silvio Cocco, titolare di Tekna Chem – una diffusa pratica di “sereno” cinismo (con fini meramente commerciali), centrata sull’abilità di dissimulare gli interessi commerciali per scopi di natura ecologica. Silvio Cocco ha sollevato una critica contro le attuali normative e consuetudini italiane che, a suo avviso, compromettono la qualità del calcestruzzo, denunciando la pratica dell’abbassamento del contenuto minimo di clinker e l’uso eccessivo e dannoso di aggregati riciclati (macerie). In sintesi, l’intervento del geometra Cocco – di cui parleremo più diffusamente nel corso dell’articolo – ha assunto il carattere di un urgente appello perché i professionisti recuperino sia una profonda conoscenza tecnica sia l’integrità necessarie per realizzare opere durevoli a beneficio delle generazioni future.
Il tema della durabilità dell’opera come lettura strategica del nostro futuro
Ad aprire i lavori del seminario, Pierpaolo Cicchiello, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Monza e Brianza, che, alla nutrita platea dei partecipanti, ha portato i saluti di Massimiliano De Rose, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como e della consulta regionale dell’Ordine degli Ingegneri Lombardi, e di Adriano Alderighi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Lecco. “Il tema della durabilità dell’opera è indispensabile come lettura strategica del nostro futuro – ha sottolineato Cicchiello – Noi occupiamo uno spazio che è quello che dovremmo lasciare, perlomeno in condizioni non peggiori di come lo abbiamo trovato, a chi verrà dopo di noi”.
(La disamina completa dell’incontro organizzato dall’IIC lo troverete nelle pagine del prossimo numero di Concrete News)





















