Quattro gru a torre Potain sono impegnate nel sollevamento di carichi pesanti e nel getto di calcestruzzo per garantire che la costruzione del complesso residenziale Vues Ciel a Lione, in Francia, prosegua secondo i tempi previsti. Il cliente di lunga data Potain, il contractor locale Fontanel, ha messo in campo tre gru dalla propria flotta – MDT 248, MDT 268 e MDT 269 – mentre una quarta gru, la MDT 389 L16, è stata noleggiata da Valente Grue Assistance.

Queste sentinelle d’acciaio stanno guidando il progresso di un progetto da 9,8 milioni di euro, condotto dal developer Groupe SERL. La fase iniziale, che prevedeva la costruzione di sei torri, ha comportato uno studio dettagliato sulla disposizione delle gru per ottimizzare i costi, la sicurezza e la produttività del cantiere.
La gru Potain MDT 389 lavora con un’altezza sotto gancio di 78 metri e una lunghezza di braccio di 70 m; la MDT 269 opera con un’altezza sotto gancio di 62 m e un braccio di 55 m, mentre la MDT 268 è configurata a 57 m con braccio di 40 m. Tutte queste gru sono equipaggiate con il sistema Potain Cab-IN, che fornisce un accesso più veloce e sicuro alla cabina operatore. La MDT 248, quarta ed ultima gru Potain in cantiere, ha infine una configurazione più compatta, montata a un’altezza di 38 m con un braccio di 40 m. Ogni gru è inoltre dotata di telecamere e di un sistema di rilevamento delle interferenze per migliorare ulteriormente la sicurezza in cantiere.

Ogni giorno le gru topless aiutano a gettare oltre 60 m³ di calcestruzzo e gestiscono una varietà di carichi, tra cui balconi prefabbricati che pesano oltre 8 tonnellate. Il progetto Vues Ciel comprenderà in futuro abitazioni, edifici commerciali, un supermercato, un cinema e un parcheggio, per una superficie totale di oltre 61.000 m². I lavori dovrebbero concludersi all’inizio del 2027, tre anni dopo l’avvio dei lavori preliminari.
La localizzazione del progetto in una Zona di Sviluppo Concertato (le cosiddette ZAC) nel quartiere Gratte-Ciel richiede la creazione di uno spazio armonioso e ben progettato per rispondere alle esigenze della comunità. Le sei torri – la più alta delle quali raggiunge i 59 metri – e i nove edifici residenziali presentano un’architettura a terrazze con facciate intonacate di bianco, pensate per integrarsi con lo stile dei primi edifici della zona, progettati da Môrice Leroux negli anni ’30. Le preoccupazioni ambientali sono una priorità, motivo per cui il progetto utilizza materiali organici e geosourced, come il calcestruzzo di canapa e la terra cruda e la fondazione in calcestruzzo di una delle gru sarà successivamente rimossa per permettere l’impianto di nuovi alberi.