La voce europea delle macchine per il settore delle costruzioni si prepara a riverberare tra i padiglioni della prossima edizione di Bauma, la fiera che più di ogni altra riflette lo stato evolutivo di un’industria chiamata oggi a confrontarsi con nuove sfide tecnologiche e ambientali. CECE – il Comitato Europeo delle Macchine per Costruzioni – rinnova la sua presenza come partner ufficiale di un evento che è molto più di una vetrina commerciale: un crocevia di idee, strategie e visioni per un comparto che muove ingegneria, investimenti e prospettive di sviluppo.
Con la sua agenda densa di appuntamenti – dalla conferenza economica annuale fino al primo workshop dedicato al Data Act europeo – CECE conferma il proprio ruolo di regia istituzionale, rappresentando la voce di costruttori, fornitori e stakeholder di tutta Europa. Una voce che si allarga oggi anche al comparto minerario, con la neonata piattaforma CECE Mining, lanciato lo scorso anno per intercettare le urgenze strategiche legate alle materie prime critiche e all’autonomia industriale del Vecchio Continente.
Tra dibattiti sull’evoluzione normativa e confronti sul futuro del settore, il cuore pulsante delle macchine per costruzioni europee tornerà dunque a battere forte a Monaco, richiamando l’attenzione non solo degli operatori ma anche delle istituzioni continentali. Perché costruire – oggi più che mai – significa anche presidiare i luoghi dove si decidono le regole del gioco.

Full agenda
Nel cuore della kermesse di Monaco, il Comitato organizzerà la conferenza stampa ufficiale l’8 aprile (Press Centre East, ore 15:00-16:00), dove sarà presentato il nuovo Annual Economic Report, strumento analitico di riferimento per comprendere le dinamiche economiche e produttive dell’industria europea delle macchine per costruzioni. Sarà inoltre l’occasione per il rilascio della versione aggiornata delle Market Surveillance Brochures, utili a monitorare e prevenire i fenomeni di concorrenza sleale e l’ingresso sul mercato europeo di macchinari non conformi.
A rappresentare il CECE, il Presidente José Antonio Nieto, il responsabile Affari Economici Sebastian Popp e il Vicepresidente Tim Burnhope (JBC), che dialogheranno con la stampa e gli operatori del settore sulle prospettive e le sfide che attendono la filiera.
Tra i momenti di maggior rilievo della partecipazione CECE spicca anche il Workshop dedicato alla Data Act Implementation (10 aprile, ore 14:00-15:00), durante il quale si discuteranno le ricadute operative della normativa europea sulla gestione dei dati industriali e la digitalizzazione delle macchine. L’intervento di António Biason, Policy Officer della Commissione Europea (DG CNECT), fornirà un quadro preciso sugli obiettivi comunitari e sul ruolo dell’industria nella creazione di un ecosistema digitale armonizzato.

Lo stato dell’arte dell’industria europea delle macchine per costruzioni
Nel 2023, il settore europeo delle macchine per costruzioni ha superato i 40 miliardi di euro di fatturato, confermandosi uno dei motori industriali del Vecchio Continente. Non solo numeri: è una filiera che intreccia know-how ingegneristico, capacità produttiva e una spinta continua verso l’innovazione.
La Germania si conferma il primercato continentale, seguita da Francia, Italia e Regno Unito, che insieme rappresentano oltre il 60% della produzione europea. Un’industria che occupa più di 300.000 addetti diretti e indiretti e che esporta circa l’80% della sua produzione fuori dai confini europei, con una presenza consolidata in Nord America, Medio Oriente e nei paesi dell’Asia-Pacifico.
Il 2023 ha registrato una contrazione fisiologica della domanda interna, dopo il biennio di forte espansione post-pandemica, ma le prospettive restano solide: a trainare il mercato sarà l’accelerazione sugli investimenti in infrastrutture sostenibili, la transizione energetica e la crescita della domanda di macchine ad alta efficienza e connessività digitale.
Per il CECE, questa fotografia del settore rappresenta un monito e insieme una rotta: sostenere la competitività delle imprese europee, garantire regole comuni e puntare sull’innovazione tecnologica per affrontare le sfide globali.
(Fonte dati: CECE Annual Economic Report 2024)