E’ entrato in Gazzetta Ufficiale ieri, mercoledì’ 3 dicembre, il decreto sui CAM Edilizia 2025. Il documento si riferisce alla “Adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e affidamento di lavori per interventi edilizi” e andrà ad abrogare i CAM precedenti che risalgono al 2022 (e successive modifiche del 2024). L’entrata in vigore è fissata per il 1 febbraio 2026. Due mesi di tempo per comprenderlo e metterlo in pratica, a disposizione degli operatori del settore coinvolti.
Il decreto
Il nuovo testo – che si compone di quattro articoli – si è reso necessario in virtù del progresso tecnologico che si è verificato negli ultimi anni e dell’evoluzione normativa ambientale e dei mercati di riferimento. La revisione dei criteri ambientali minimi edilizia ha visto un lungo confronto con le parti interessate e con esperti di settore, inclusi i referenti del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero dell’economia e delle finanze e di ANAC per le valutazioni di competenza.
Vediamo nel dettaglio contenuto all’articolo 1 del testo il campo di applicazione dei CAM:
a) procedure e contratti aventi ad oggetto il servizio di progettazione e direzione lavori i cui bandi o avvisi indittivi di scelta del contraente sono pubblicati o, in caso di procedura senza pubblicazione di bandi o avvisi, il cui avviso a presentare offerta è inviato a partire da tale data;
b) procedure e contratti aventi ad oggetto servizi di manutenzione e lavori e alle procedure e ai contratti congiunti di progettazione esecutiva e di lavori aventi a base di gara un progetto validato in vigenza del presente decreto;
c) progettazione svolta internamente alla stazione appaltante, anche se affidata con lettera di incarico precedente a tale data, non ancora validata.
Per consultare il testo integrale, rimandiamo al sito ufficiale del MASE, a questo link.















