Il team di architetti del noto studio statunitense “Som” (Burj Khalifa, a Dubai, One World Trade Center, New York), mostra al mondo una valida alternativa al calcestruzzo e lo fa con dei mattoni realizzati a partire da microalghe sottoposte ad un processo di biocementazione altamente resistenti e con impronta di CO2 ridotta al minimo.
In occasione della Biennale di Architettura di Chicago, che si sta svolgendo in questi giorni negli USA, gli architetti dello studio Skidmore, Owings & Merrill, hanno presentato un installazione, dal nome “Bio-Block™ Spiral” che ha messo in mostra questa nuova soluzione prototipale per un edilizia più sostenibile. il team di architetti e designer punta sui materiali alternativi per rivoluzionare il settore edile, uno dei più preminenti a livello di inquinamento energetico ed ambientale.
Prodotti in collaborazione con Prometheus Materials, azienda pionieristica nello sviluppo di biomateriali per il comparto delle costruzioni, Bio-Block Spiral sfrutta le proprietà naturali delle microalghe per catturare CO2. La miscela viene poi sottoposta ad un processo di biocementazione fotosintetica in attesa di brevetto che, se impiegato su larga scala, avrebbe il potenziale per ridurre le emissioni globali di carbonio dell’8%.
“Estendendo la nostra storia di ricerca sui materiali e prototipazione alla Biennale di Architettura di Chicago, Bio-Block Spiral introduce la nostra collaborazione con Prometheus Materials per sviluppare un’alternativa a base di alghe e a zero emissioni di carbonio ai blocchi di cemento che si trovano ovunque nei nostri edifici e nelle nostre città”, ha sottolineato Scott Duncan, di Som.
Il particolare biocemento è stato sviluppato per la prima volta da un team di scienziati e ingegneri dell’Università del Colorado a Boulder, su richiesta del Dipartimento della Difesa. Una volta ottenuto il materiale ecosostenibile, è stata creata l’azienda Prometheus Materials, con lo scopo di ottenere la possibilità di commercializzare il prodotto.