La specializzazione nel mondo del lavoro è fondamentale e spesso fa la differenza. Il motivo è presto detto: dare all’impresa l’attrezzatura migliore per il suo scopo si traduce in ottimizzazione dei tempi di lavoro e in semplicità di utilizzo. Due fattori che, nell’edilizia del terzo millennio, appaiono imprescindibili.
Di qui la scelta di Gölz – marchio distribuito in Italia da A.L. Consulting – che ha progettato e costruito una serie di macchine dedicate a tutti coloro che operano nel mondo del calcestruzzo, principalmente nel settore del betonaggio e dei manufatti di cemento.
Slurry Fox per il pressofiltraggio delle acque di scarto
Le Slurry Fox messe a punto da Gölz nascono con uno scopo tanto semplice quanto preciso: separare la parte solida da quella liquida dagli scarti di cemento. Il sistema brevettato Gölz rende semplicissimo un lavoro apparentemente molto complesso: infatti, immettendo nella macchina lo scarto liquido, la Slurry Fox separa la parte pulita, acqua che è poi possibile riutilizzare in cantiere, dallo scarto solido che diventa una mattonella di inerte. E il funzionamento è molto semplice, basta collegare la macchina a un compressore ad aria compressa e il gioco è fatto.
Grazie alle dimensioni ridotte di tutti e tre i modelli messi a disposizione del mercato, partiamo dai 79 kg della SFP3L fino ai 520 kg della SFP647, le Slurry Fox si adattano a tutti i tipi di siti, dal cantiere alla centrale di betonaggio. Inoltre il modello più grande (SFP647) consente produzioni di altissimo livello, riuscendo a filtrare fino a 2.000 l/h! Stiamo quindi parlando di soluzioni ideali per chi ha bisogno di riutilizzare l’acqua nei piccoli cantieri e per chi ha le cisterne di scarto piene in attesa di bonifica.
La carotatrice a benzina KB350
Nel settore dei manufatti capita spesso di dovere modificare una tubazione dopo averla messa nel piazzale o addirittura dopo averla posata. In queste occasioni entra in gioco la carotatrice Gölz KB350 motorizzata Stihl. Grazie alla sua alimentazione a benzina è la più versatile del mercato perché non servono generatori o prese di corrente come accade per le tradizionali carotatrici. Inoltre, in virtù della sua potenza, consente di forare fino a 350 mm. E qualora l’operatore disponesse di un escavatore è anche possibile agganciare la carotatrice al braccio e utilizzarla come un qualsiasi accessorio, senza alcun problema.
Gli ambiti di applicazione sono i più differenti: dal foro nel piazzale ai fori in quota per condizionatori industriali, fino alle fognature e alle solette dove, grazie all’escavatore, non serve nessun fissaggio a vite. Una massima flessibilità operativa che si associa a prestazioni di elevato livello.