venerdì, Luglio 4, 2025

PAROLE DI SCIENZA (a cura di Roberto Vacca) L’energia (che non raddoppia più) da quali fonti arriverà?

Must read

Nel 1950 ascoltai la lezione di un professore dell’ultimo anno del corso di Ingegneria Elettrotecnica che diceva: “Produzione e consumo annuali di energia raddoppiano ogni 10 anni”. Non aggiunse, quindi, che il tasso annuale medio di aumento corrispondente sarebbe stato di circa il 7%, né che, ovviamente, avrebbe dovuto diminuire presto (niente al mondo può crescere indefinitamente). Infatti, la produzione annuale dell’energia mondiale stava già rallentando al 5% e raddoppiò, non in 10 anni, ma solo nei 15 anni seguenti, da 1.800 a 3.600 Milioni di Tonnellate di petrolio equivalente (MTOE).
L’ultimo raddoppio è avvenuto da 7.000 a 14.000 MTOE nei 35 anni dal 1984 al 2019 con un tasso annuale del 2 % (Uso i dati fino al 2019: la diminuzione dovuta al Covid del 2020 non è significativa). Attualmente produzione e consumo continuano a crescere. I miei calcoli basati sulle equazioni di Volterra, indicano che la produzione di energia mondiale non raddoppierà più, ma crescerà del 60%, raggiungendo un asintoto di 22.400 MTOE verso il 2080 con un tasso annuale di crescita medio di circa l’1,2 %. Queste previsioni sono empiriche, ma molto plausibili: con le equazioni differenziali che utilizzo, sono stati previsti correttamente gli andamenti (di crescita o declino) di grandi processi demografici, tecnologici e socio-economici.
Per tentare di prevedere la ripartizione futura fra le quattro fonti dell’energia primaria – gas, petrolio, carbone, rinnovabili (cioè nucleare + idroelettrica + eolica + geotermica) di cui ho analizzato separatamente le serie storiche – fino a qualche decennio fa si riteneva che si stesse verificando un’alternanza periodica tra le fonti primarie, con prevalenza del legno (fino al 1883), del carbone (fino al 1965), del petrolio e – in avvenire – del gas. La mia analisi conferma una decrescente importanza relativa di petrolio (26% del totale) e carbone (23%), un forte incremento del contributo del gas naturale (34%) e un modesto incremento delle rinnovabili (17%). Queste ultime incontrano difficoltà nell’eolico e nell’idroelettrico per ragioni paesaggistiche, nel nucleare per timore dei rischi, nel geotermico per la distanza fra possibili fonti e grandi utenze. In generale sono notevoli le resistenze a dismettere centrali di produzione ancora efficienti.
Sembra, quindi, improbabile che vengano raggiunti obiettivi ambiziosi nel limitare o eliminare le emissioni di CO2 considerate – discutibilmente – fattore principale del riscaldamento globale. La decarbonizzazione è promessa per il 2035 dagli Stati Uniti per la produzione di energia, e nello specifico da Toyota e General Motors per i veicoli prodotti nelle loro fabbriche. Una decarbonizzazione totale è programmata per il 2050 dall’Unione Europea e per gli ultimi decenni del secolo dall’United Nations Environment Program. Gli andamenti futuri del settore energetico saranno influenzati da eventuali invenzioni e innovazioni tecnologiche e da ulteriori miglioramenti dei rendimenti.
È purtroppo lento l’avvento della rivoluzione che dovrebbe portare la Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione a ottimizzare non solo gli usi dell’energia, ma – ben a monte – ogni attività umana. Una programmazione basata su raccolta, disseminazione e integrazione in tempo reale di dati, consentirebbe risparmi, oltre che energetici, anche di tempo, di risorse naturali e umane. Per realizzarla in ogni settore della società, dovremmo anche innalzare la percentuale della popolazione che raggiunga l’educazione terziaria e la qualità di tutti i mezzi di comunicazione di massa. Dovrebbero essere ovvii gli spinoff positivi di una simile impresa che arruoli individui ed enti pubblici e privati.

Roberto Vacca, 21 febbraio 2022

In Primo Piano

Laurini presenta Settanta, prima macchina al mondo concepita per la demolizione

Dall’incontro tra due aziende leader nell’innovazione, nasce la prima macchina al mondo progettata interamente per la demolizione. Parliamo della Settanta, progettata e realizzata da...

Inaugurato il nuovo Harbor Bridge nel sud del Texas

La costruzione del nuovo Harbor Bridge lungo la US 181 rappresenta il culmine di anni di studi, impegno, collaborazione e partecipazione pubblica, sotto il...

HD Construction Equipment: da gennaio 2026 la nascita della nuova società

HD Hyundai ha presentato un piano per fondere due delle sue principali controllate — HD Hyundai Construction Equipment e HD Hyundai Infracore — in un’unica entità, provvisoriamente denominata HD...

Latest articles

Laurini presenta Settanta, prima macchina al mondo concepita per la demolizione

Dall’incontro tra due aziende leader nell’innovazione, nasce la prima macchina al mondo progettata interamente per la demolizione. Parliamo della Settanta, progettata e realizzata da...

Inaugurato il nuovo Harbor Bridge nel sud del Texas

La costruzione del nuovo Harbor Bridge lungo la US 181 rappresenta il culmine di anni di studi, impegno, collaborazione e partecipazione pubblica, sotto il...

HD Construction Equipment: da gennaio 2026 la nascita della nuova società

HD Hyundai ha presentato un piano per fondere due delle sue principali controllate — HD Hyundai Construction Equipment e HD Hyundai Infracore — in un’unica entità, provvisoriamente denominata HD...

More articles

1.800 mezzi all’asta Ritchie Bros. Italia. Appuntamento online il 10 e 11 di luglio

Il mercato italiano delle macchine e attrezzature per il cantiere e l’industria si prepara a un appuntamento di particolare rilevanza con la terza asta...

Temperature record nei cantieri, scatta l’ordinanza “anti caldo” anche in Lombardia

La notizia della tragica morte dell'imprenditore Ait El Hajjam Brahim, titolare della Veneta Pavimenti Sas, stroncato da un malore mentre stendeva il calcestruzzo in...

Andrea Lusvardi è il nuovo amministratore delegato di Kiloutou Italia

Kiloutou Italia avrà un nuovo amministratore delegato. A partire da venerdì 4 luglio Andrea Lusvardi assumerà ufficialmente la carica, succedendo a Yann Canari, che...

Tag