NELLA REGIONE INDIANA DEL JAMMU-KASHMIRE VERRA’ REALIZZATO UN PONTE FERROVIARIO AD UN’ALTEZZA DI 190 METRI. ITALFERR, GRUPPO FS, SI E’ AGGIUDICATA LA GARA PER LA PROGETTAZIONE E SUPERVISIONE DEI LAVORI. IL PROFESSOR MARIO P. PETRANGELI HA SEGUITO LO SVILUPPO DEL PROGETTO IN TUTTE LE SUE FASI
Del Professor Ing. Mario P. Petrangeli, Amministratore Unico e Direttore Tecnico della Società “Mario Petrangeli & Associati srl”
Nella regione indiana del Jammu-Kashmire è in costruzione una nuova linea ferroviaria lunga 300 chilometri che comporta la realizzazione di 90 chilometri di gallerie e di importanti viadotti, tra cui uno che attraversa la valle dell’Anji ad un’altezza di circa 190 metri dal fondo dell’alveo.
La gara per la progettazione e supervisione dei lavori è stata vinta da ITALFERR del gruppo FS e lo scrivente ha seguito lo sviluppo del progetto in tutte le sue fasi.
Il ponte è situato a ridosso di due gallerie: quella in riva sinistra, a causa della forte acclività della parete, è molto prossima alla spalla e lascia lo spazio per realizzare solo opere modeste. In riva destra, invece si ha una tratto quasi pianeggiante compreso tra la sponda della valle e l’imbocco del tunnel.
E’ parso quindi subito logico orientarsi su una soluzione asimmetrica che richiedesse strutture e lavorazioni impegnative solo in riva destra. Tenuto poi conto dell’esigenza di costruire il ponte a sbalzo, data l’altezza dal fondo valle, si è arrivati allo schema di ponte strallato con una sola torre ed una luce principale di 290 metri.
La torre in calcestruzzo ha un’altezza di circa 200 metri dallo spiccato, 390 metri dal fondo alveo ed è fondata su un pozzo di 20 metri di diametro. La campata di riva è stata limitata a 150 metri, il che ha richiesto la realizzazione di un grosso blocco di ammarro per assorbire le componenti verticali dei tiri degli stralli che su di esso si ancorano.
Il blocco di ammarro ha una lunghezza di 40 metri, un’altezza di 17 ed accoglie 24 stralli (12 per lato). Poiché tutte le forze orizzontali longitudinali dovute al sisma ed all’esercizio verranno trasferite a questo blocco, è stato necessario fondarlo su due pozzi di 14 metri di diametro. Tale ammarro è stato costruito in due fasi per consentire, inizialmente, il passaggio dei conci che dal rilevato andranno a posizionarsi sulla grande luce.